LEGNANO – Un concerto in memoria di don Luigi Poretti, il parroco di San Paolo a Legnano scomparso lo scorso dicembre. L’evento nasce da un’idea di Yoko Takada, soprano giapponese che da molti anni vive in Italia e partecipa attivamente al contesto sociale del nostro territorio. Al suo arrivo a Legnano, 20 anni fa, Takada iniziò a frequentare e a stringere legami all’interno della parrocchia di San Paolo e in particolare con don Luigi, «persona meravigliosa – dice Yoko – che come una calamita sapeva attirare tanta gente e creare grandi legami». Yoko, di religione buddhista, arrivò dal Giappone con una scarsa conoscenza della lingua italiana, venne accolta da don Luigi «come una sorella», iniziò a conoscere i princìpi e le tradizioni legati alla nostra cultura e alla nostra religione, venne incoraggiata a coltivare il suo talento e spesso fu proprio la chiesa di San Giovanni a San Paolo il luogo per le sue esibizioni di canto.
Serata all’insegna di “Connecting the World”
Ora Yoko ha voluto dedicare alla memoria di don Luigi, il suo «spirito di luce», un evento musicale, coinvolgendo più persone, che, per motivi diversi, hanno in comune il desiderio di contribuire a favorire relazioni internazionali. Hanno dato il loro contributo all’organizzazione dell’evento, che si svolgerà sabato 22 febbraio alle ore 21.00 nella chiesa di San Giovanni (via Liguria 28), la parrocchia di San Paolo, il Rotary Parchi Alto Milanese, l’Associazione Liceali Sempre e Franco Gavosto, membro del Collegio dei Capitani, con la contrada di San Bernardino. Il programma, di grande spessore artistico musicale, vedrà come interpreti il coro della parrocchia di San Paolo, l’Ensemble Amadeus, Guillermo Bussolini, baritono del Teatro alla Scala di Milano, e la stessa Yoko Takada.
Videochiamata con la comunità religiosa di Ussurijsk
Il concerto ha il duplice scopo di ricordare don Luigi e continuare la sua opera benefica a favore delle persone in difficoltà. Saranno infatti raccolte libere offerte da destinare al Centro TAU, comunità dei Frati Minori Francescani di Ussurijsk, località russa vicina alla Cina e alla Corea del Nord. Interverrà in videochiamata da Ussurrijsk fra Stefano Invernizzi, francescano del Centro Tau. “Connecting the World”, aiutare le persone senza frontiere, sarà il motto della serata, come è sempre stato nello spirito di don Luigi.