Un ulivo al parco Foscolo di Busto per ricordare il Giusto Giovanni Palatucci

BUSTO ARSIZIO – Un ulivo al parco di via Foscolo, proprio davanti al Commissariato di Polizia di Busto Arsizio, per ricordare il Giusto tra le Nazioni Giovanni Palatucci, questore reggente di Fiume dopo l’8 settembre 1943, che con il suo eroismo riuscì a mettere in salvo migliaia di cittadini ebrei dalla deportazione nazista, fino a pagare con la sua stessa vita nel campo di concentramento di Dachau. Un’iniziativa che l’amministrazione comunale ha promosso condividendo con la Questura la necessità di ricordare il giovane commissario di Polizia, sulla scorta di un’analoga iniziativa realizzata lo scorso anno ai Giardini Estensi di Varese.

Busto come Varese

«Ci è sembrato giusto replicarla nella città più popolosa della provincia – ha spiegato il questore di Varese Michele Morelli, intervenuto alla cerimonia – ringraziamo l’amministrazione e il sindaco per la disponibilità mostrata». Ad assistere alla piantumazione dell’ulivo, oltre al questore e al primo cittadino Emanuele Antonelli, c’era una delegazione del commissariato do via Foscolo guidata dal dirigente Franco Novati, oltre ai rappresentanti delle altre forze dell’ordine, della Polizia locale e dell’amministrazione bustocca (la presidente del consiglio comunale Laura Rogora, l’assessore alla sicurezza Salvatore Loschiavo, i consiglieri di maggioranza e opposizione Orazio Tallarida e Maurizio Maggioni, l’amministratore unico di Agesp Attività Strumentali Alessandro Della Marra), ma anche il prevosto Monsignor Severino Pagani e il Cappellano della Polizia di Stato di Varese don Giorgio Spada.

La storia

All’incirca un anno dopo, Palatucci fu arrestato e deportato a Dachau dove mori il 10 febbraio del 1945. Durante la sua permanenza a Fiume come funzionario di pubblica sicurezza si adoperò per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali alcuni inviandoli in un centro di internamento a Campagna in provincia di Salerno dove uno zio vescovo, Giuseppe Maria Palatucci, li avrebbe poi assistiti. A Palatucci è attribuita anche la distruzione di moltissimi fascicoli di cittadini di religione ebraica per sottrarli alla deportazione, dal 1937, anno del suo arrivo a Fiume come responsabile dell’Ufficio stranieri, sino al giorno del suo arresto. «Per lui la Chiesa ha avviato la procedura di canonizzazione» ha ricordato il sindaco.

Le parole del Questore

«Giovanni Palatucci era un eroe, ma diverso da come li intendiamo – le parole del Questore di Varese Michele Morelli – non un eroismo della forza ma quello di un uomo costretto ad affrontare un nemico tanto più grande di lui. Si stima che abbia salvato dalla deportazione nazista tra i tremila e i cinquemila ebrei e da reggente dava conto delle prevaricazioni naziste nei confronti del personale della Questura».

busto arsizio Giovanni Palatucci – MALPENSA24