“Un uomo solo al comando”. Busto ricorda i cento anni della nascita di Fausto Coppi

BUSTO ARSIZIO – Ci sono personaggi che resteranno per sempre nella memoria collettiva, per le loro imprese o, semplicemente, perché entrati nel cuore della gente. Uno di questi è Fausto Coppi, il campionissimo, legato alla città di Busto Arsizio per essere stato a lungo tesserato con il Velo Club Bustese. Storia nota, che oggi, sabato 23 febbraio, la gloriosa società ciclistica di Busto Arsizio, presieduta da un altro mitico personaggio, il novantunenne Luigi Celora, ha ricordato nel centenario della nascita di Coppi. Un anniversario che in questo 2019 fa il parallelo con i cento anni dalla fondazione del Velo Club. Una doppia data che sancisce quanto di buono e di grande, Busto ha dato al ciclismo di tutti i tempi.

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Luigi Celora

Da Busto a Castellania in bici

“Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi ” è l’indimenticabile incipit della radiocronaca di Mario Ferretti durante l’epica tappa del Giro Cuneo-Pinerolo. Momento magico quanto irripetibile, che i soci del Velo Club, riuniti da Celora alla Capri di Gino Savino, noto e apprezzato ristoratore appassionato ciclista anche per motivi di incipiente pinguedine, hanno ricordato con commozione. E un pizzico di nostalgia. C’erano molti protagonisti della bicicletta, Dino Zandegù, Alberto Della Torre, Mario Lanzafame, Alfredo Chinetti e tanti altri che hanno pedalato tra i professionisti, rendendo onore a uno sport di straordinarie fatiche ma di altrettante soddisfazioni.
Tutti lì, più di cento commensali, a dare sfogo ai ricordi, a tracciare bilanci e a pensare al futuro. Certo, perchè la società di Celora non si ferma e, appunto, guarda avanti. Partendo però dal passato, conservato nel museo storico del ciclismo che, nei locali messi a disposizione dal Comune, offre ai visitatori cimeli e testimonianze, biciclette d’epoca e biografie. Un patrimonio tra i più importanti d’Italia che, se mai ce ne fosse bisogno, conferma l’amore della città per le due ruote.
In programma per l’estate c’è una pedalata da Busto fino a Castellania, dov’è sepolto Coppi. Scherza Celora: “Io però vi andrò in auto”. Ma nel fascicoletto per i cento anni della società aveva scritto: “Con amore, cuore e passione, per ricordare e ringraziare per questo storico evento che onora la città di Busto Arsizio nel centenario del ciclismo bustocco”. Che altro dire? Che Luigi Celora, dall’alto della sua veneranda età, ha lo spirito di un ragazzino. Un “giovane” che ha tanto, ma davvero tanto da insegnare a tutti noi.

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