Una bustina di zucchero contro il gioco d’azzardo al Centro anziani di Cassano

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CASSANO MAGNAGO – Domani 2 ottobre, in occasione della Festa dei nonni, al Centro Anziani di Cassano Magnago saranno distribuite alcune bustine di zucchero con messaggi per ricordare che il gioco d’azzardo non addolcisce la vita. «La vita può diventare più dolce se non si azzarda. Ad ogni età», dice la presidente Gemma Tagliabue.

Il gioco nella terza età

Quando pensiamo ai giocatori d’azzardo, pensionati e nonni non ci vengono subito in mente come coloro che potrebbero avere problemi di questo tipo. E così un fenomeno degno di nota, cioè la pratica di giochi d’azzardo legali e la perdita di controllo su di essi anche tra gli anziani, spesso rimane sommerso e vissuto con vergogna e sensi di colpa in privato, solo da coloro che ci si trovano a fare i conti direttamente. Purtroppo i dati ricavati dalla ricerca nazionale “Il gioco d’azzardo in Italia”, realizzata nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra Agenzia delle Dogane e Monopoli-ADM e Istituto Superiore di Sanità-ISS tra il 2016 e il 2019, fanno emergere una situazione preoccupante.  Tra i giocatori over 65, ben uno su quattro mostra comportamenti pericolosi: infatti, l’11,5% è un giocatore a rischio sebbene basso, il 5,7% è un giocatore a rischio moderato e il ben 7% è un giocatore problematico.

In tabaccheria e nei bar

La maggior parte degli over 65 ha dichiarato che ha iniziato a giocare per curiosità (60,4%) e che preferisce giocare in solitudine (66,1%). L’83% dei giocatori problematici over 65 acquista lotterie istantanee (cioè, Gratta e Vinci e affini); il 47% dei giocatori problematici gioca al lotto e a lotterie a esito differito e il 44% circa dei giocatori problematici over 65 gioca alle slot machine. Poco popolari in questo gruppo di età sono le scommesse sportive. Il 92,9% dei giocatori problematici anziani gioca in tabaccheria, il 75% al bar e vi è un 27,4% di giocatori problematici over 65 che frequenta la sala bingo. Rispetto ai luoghi in cui giocano dichiarano di sceglierli fondamentalmente perché vicini a casa (64,4%). Tra i motivi per cui gli over 65 giocano, nel 40% lo fanno per il gusto del gioco, ma il 26,7% di loro lo fa con la speranza di cambiare vita e ben un preoccupante 18,6% gioca per recuperare il denaro perso, comportamento che è già indicativo di perdita di controllo.

L’azzardo seduce a ogni età

Questa fotografia della diffusione del gioco d’azzardo problematico tra gli anziani offerta dall’Istituto Superiore di Sanità è dunque allarmante. «Il gioco d’azzardo è facilissimo da trovare ovunque: è sotto casa, al bar e dal tabaccaio; così anche i nostri anziani – sedotti dall’idea di poter ammazzare il tempo e migliorare la loro condizione economica, in modo semplice e veloce – corrono invece il rischio di peggiorare drasticamente la loro condizione», sottolinea Daniela Capitanucci, socio fondatore dell’Associazione And-Azzardo e Nuove Dipendenze. «Purtroppo i segnali di difficoltà arrivano tardivamente ai familiari, di solito figli adulti spesso già fuori casa, che si accorgono che esiste un problema solo quando esso diventa evidente, anche perché chi gioca tende a nascondere e a mentire circa il suo coinvolgimento effettivo in un comportamento che non viene visto con preoccupazione neppure dai parenti più prossimi, in quanto considerato socialmente accettabile, come ad esempio acquistare Gratta e Vinci».

L’impegno di Cassano Magnago

Già negli scorsi anni il Centro Anziani del Comune di Cassano Magnago è stato protagonista di una campagna di sensibilizzazione mirata: le anziane frequentatrici del Centro avevano cucito quasi 500 borse di jeans, utili per fare la spesa ma che portavano a spasso anche il messaggio #azzardotivinco e il numero di telefono dello Sportello gestito dall’Associazione And-Azzardo e Nuove Dipendenze, 339-3674668, a cui è possibile rivolgersi per chiedere aiuto a professionisti esperti.
Vista la situazione, nel corso del mese di Gennaio 2020 al Centro Anziani verrà proposto un incontro informativo sulle specifiche problematiche di dipendenza da gioco d’azzardo con la collaborazione di And e dell’assessorato Politiche alla Famiglia del Comune di Cassano Magnago.

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