Una donna o un minore protetti da violenze domestiche ogni mese a Cerro

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CERRO MAGGIOREQuattro donne e altrettanti minori posti sotto la tutela del progetto “Network Antiviolenza Ticino Olona 4” in meno di un anno. Sono i numeri dei provvedimenti presi per porre fine alle violenze familiari subite dalle vittime a Cerro Maggiore, comune capofila della Rete antiviolenza Ticino Olona.

Il primo provvedimento risale allo scorso dicembre, quando alla dirigente dell’area Servizi alla persona del Comune di Cerro, Leda Bertolini, è pervenuta dal servizio di reperibilità telefonica e dal centro antiviolenza accreditato dalla Rete Ticino Olona una richiesta per la messa in protezione di una donna e dei suoi due figli. A seguito dell’inserimento in una struttura di protezione, sono stati attivati il servizio sociale comunale e gli altri servizi territoriali, che hanno definito uno specifico progetto di accompagnamento per la donna e i minori verso un percorso di uscita dalla violenza. Il percorso ha avuto una evoluzione positiva e per questo in agosto si è deciso di proseguire il collocamento della donna e dei minori nella struttura protetta fino al 31 dicembre di quest’anno, «per consentire la piena realizzazione del percorso, subordinando la permanenza in struttura all’adesione della donna a specifica progettualità, condivisa con i servizi».

Comune capofila della Rete antiviolenza Ticino Olona

Altri contesti familiari, altre violenze. A metà agosto una donna è stata presa in carico da uno dei centri antiviolenza della stessa Rete per 6 giorni con procedura d’urgenza «al fine – si legge nella relativa determina – di garantire l’incolumità alla donna» che si trovava quindi in una situazione di concreto pericolo fisico. Pochi giorni dopo, sempre nel mese di agosto, una donna vittima di violenze domestiche è stata posta con urgenza in una struttura protetta per 30 giorni al fine di garantirne l’incolumità, subordinando la permanenza nella struttura alla sua adesione a una specifica progettualità, condivisa con la Rete. Anche in questo caso, la richiesta è pervenuta agli uffici preposti del Comune dal servizio di reperibilità telefonica e dal centro antiviolenza.

L’ultimo caso in ordine di tempo risale a settembre e riguarda la messa in protezione di una donna insieme ai suoi due figli minorenni. Hanno trovato tutti una sistemazione sicura in una casa rifugio per 30 giorni.

Al sicuro in case rifugio e altre strutture

Dagli atti relativi ai casi citati è possibile apprendere anche le spese sostenute dal Comune per questi servizi di protezione contro le violenze e gli abusi. Il costo mensile per il collocamento in una delle strutture accreditate con la rete antiviolenza Ticino Olona di una donna con minori è di 1.000 euro al mese, ma in alcuni casi ammonta a 50 euro al giorno (quindi 1.500 al mese), che possono arrivare fino a 130 euro al giorno se a trovare rifugio sono una madre con i suoi figli.

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