Gallarate, il consiglio comunale di insediamento entro il 25 ottobre

gallarate cassani consiglio comunale

GALLARATE – La proclamazione ufficiale del sindaco Andrea Cassani, avvenuta martedì 5 ottobre in tarda serata, impone le prime scadenze: entro dieci giorni il primo cittadino, riconfermato alla guida di Gallarate, deve convocare il consiglio comunale di insediamento, che si dovrà svolgere entro ulteriori ulteriori dieci. Dunque per il 25 ottobre, dice, «non è obbligatorio ma opportuno» che in aula faccia il suo esordio la nuova squadra di giunta. 

La nuova giunta

Cassani ha dunque meno di venti giorni per scegliere il vicesindaco e gli altri 6 assessori. Che di certo non verranno nominati prima del 18 ottobre, quando si conoscerà il nome dei nuovi sindaci di Varese e Caronno Pertusella. In linea con le indicazioni provinciali ha infatti accettato di attendere l’esito dei ballottaggi. «In queste due settimane ci dedichiamo a sostenere i due candidati ancora in corsa», spiega Cassani. «Tant’è vero che domani mattina sarò con Emanuele Antonelli a Varese per un’iniziativa per Matteo Bianchi».

Entra Valentino

Nel frattempo la giunta del primo mandato è ufficialmente decaduta (nella foto in alto il congedo a Palazzo Borghi) e ieri il sindaco ha inviato la lettera di proclamazione a tutti i nuovi eletti. C’è una novità: in base ai riconteggi entra in consiglio comunale il presidente del BBG Thomas Valentino, inizialmente escluso per una manciata di voti. Per lui e per tutti gli altri ci sarà subito da lavorare: in agenda ci sono già altre due sedute da convocare entro il 20 novembre, dedicate alle nomine nelle Commissioni e all’approvazione del bilancio consolidato, indispensabile per poter procedere con l’assunzione del personale selezionato con i concorsi in fase di svolgimento. 

Riorganizzazione e rigenerazione

Non sono comunque giorni di attesa per Cassani, impegnato questa mattina a mettere in ordine il suo ufficio e nei prossimi giorni alla riorganizzazione delle macro-strutture della macchina comunale. «Suddivisi per settore, sto predisponendo inoltre un elenco con i punti del nostro programma elettorale, che consegnerò a ciascun assessore. Sarà il punto di partenza del loro lavoro quotidiano. Nel primo mandato abbiamo realizzato l’83% delle promesse fatte, stavolta è mia intenzione fare meglio». Per quanto riguarda invece la delicata partita della rigenerazione urbana – il progetto “Grow29” che farà gravitare sui quartieri di Cajello e Cascinetta finanziamenti europei per 15 milioni di euro – la volontà è creare un tavolo di lavoro dedicato che coinvolga assessori e dirigenti dell’Urbanistica, Lavori pubblici, Istruzione, Sociale, Ufficio Comunicazione e Attività produttive.

I voti nei quartieri

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Infine il sindaco stamattina ha analizzato l’andamento dei voti nei quartieri. E’ andato benissimo ai Ronchi, dove abitano sia lui che Silvestrini e Fracchia, mentre ha ottenuto il peggior risultato a Moriggia. Su 49 sezioni, ce n’è uno soltanto in cui Cassani ha perso nei confronti della candidata del centrosinistra, rispettivamente con 179 voti contro 203. E’ quello  dove votano gli abitanti di Sciaré, zona via Somalia. E’proprio dove cinque anni fa riuscì a sventare l’insediamento di un centro di accoglienza per migranti gestito dalla KB. Eppure l’esito dell’urna sembra averlo dimenticato.

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