Giovani università, l’Insubria scala la classifica delle migliori del mondo

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VARESEL’Insubria approda nella classifica internazionale delle giovani università migliori del mondo proposta da Times Higher Education: è nel gruppo tra le posizioni 101 e 150 su un totale di 414 atenei fondati da meno di cinquant’anni in 66 Paesi. Quello annunciato oggi, giovedì 25 giugno, è il secondo riconoscimento da parte della rivista britannica indipendente che dà i voti al mondo accademico sulla base delle prestazioni fornite: nel settembre 2019 l’Insubria era entrata nella classifica generale collocandosi nella fascia tra 501 e 600 su 1396 università esaminate.

Le tre fonti dell’indagine

Il dataset di Young University Rankings è stato composto raccogliendo dati da tre fonti: i siti web, i sondaggi e la banca dati Scopus. Attraverso l’elaborazione, basata su tredici indicatori, sono stati ricavati i risultati sulla qualità dell’insegnamento e della ricerca, sul grado di internazionalizzazione e del trasferimento tecnologico. E a garanzia dell’indipendenza della classifica c’è l’analisi di PricewaterhouseCoopers, tra le più importanti società di auditing e consulenza aziendale nel mondo.
In un incontro internazionale online il 24 giugno, i responsabili del progetto hanno presentato i dati esaminati, criteri, indicatori scelti e alcuni casi di eccellenza. «L’utilità di questi studi – ha spiegato Elizabeth Sheperd di Times Higher Education – è creare una comunità attraverso l’analisi e la condivisione dei risultati e individuare i cambiamenti nell’insegnamento, nella ricerca e nell’innovazione, tre obiettivi primari per il mondo accademico».

Al quarto posto c’è un ateneo italiano

Nella classifica finale si conferma al primo posto la Hong Kong University of Science and Technology; al secondo e terzo, entrambe in risalita rispetto al 2019, Nanyang Technological University di Singapore e Paris Sciences et Lettres – Research University; al quarto posto c’è il primo dei tredici atenei italiani, ovvero la Scuola universitaria superiore Sant’Anna di Pisa. Nel gruppo 100-150 insieme all’Insubria, che per la ricerca è quinta tra le italiane, sono presenti le università di Brescia, di Udine, del Piemonte Orientale, della Calabria, di Roma Tor Vergata e di Roma III.
Come ha commentato Stefano Serra Capizzano, prorettore vicario e delegato del rettore per la ricerca, «l’impegno per raggiungere un livello qualitativo sempre più alto sta dimostrando la sua efficacia attraverso questo nuovo posizionamento. Gli indicatori adottati per stilare la classifica confermano la centralità della ricerca e soprattutto della comunicazione e del suo impatto nella società». È possibile consultare la ricerca completa al seguente link: https://www.timeshighereducation.com/world-university-rankings/2020/young-university-rankings.

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