Crollo di Albizzate, il giallo della crepa sul cornicione. Indaga la procura

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ALBIZZATE – Stanno lavorando ininterrottamente i carabinieri del reparto operativo di Varese, quelli della compagnia di Gallarate e il pubblico ministero Nadia Calcaterra che coordina le indagini sul drammatico crollo avvenuto alle 17.30 di ieri, mercoledì 24 giugno, in via Marconi a Albizzate. Una tragedia costata la vita a Fouzia Taoufiq, 38 anni, e ai suoi due bambini di 5 e un anno, travolti dalla caduta di 60 metri di cornicione mentre andavano al supermercato a fare la spesa.

La crepa si stava allargando troppo?

Il fascicolo aperto ieri per omicidio e disastro colposo resta ancora contro ignoti. La mole di atti depositata è tale da non consentire fughe in avanti. Si tratta di ricostruire una storia edile vecchia di 25 anni. Da oltre 24 ore gli inquirenti stanno ascoltando uno dopo l’altro i testimoni della tragedia, mentre nelle prossime ore arriveranno le nomine di consulenti (in particolare ingegneri che possano dare una valutazione sulla validità strutturale dell’edificio e sulla bontà dei lavori di ricostruzione) che si preannunciano numerosi. C’è però un dettaglio sul quale gli inquirenti si starebbero concentrando. Alle 9.30 di ieri, poche ore prima del crollo mortale, un cameriere della pizzeria Lo Sfizio, in affitto nello stabile di proprietà di un imprenditore bustocco, avrebbe notato un operaio in cima a una scala. A precisa domanda sul cosa stesse facendo, avrebbe risposto di essere stato mandato a “guardare” una crepa che si stava allargando troppo. Gli inquirenti non confermano né smentiscono il particolare che sarebbe stato rivelato loro già nella notte tra ieri e oggi e che adesso è oggetto di indagine. Dovranno essere circoscritte le circostanze di quello strano intervento di controllo sentendo anche l’operaio (che sarebbe già stato ascoltato in realtà) e valutando il perché fosse stato mandato lì e da chi.

Settimana prossima le autopsie

Settimana prossima saranno invece eseguite le autopsie sui corpi della mamma e dei bimbi; le salme saranno quindi dissequestrate e restituite alla famiglia che potrà riaccompagnare i propri cari a Casablanca per la sepoltura. Lo stabile resterà ovviamente sotto sequestro. Questa mattina il pm Calcaterra ha eseguito un secondo sopralluogo e molti altri ne potrebbero seguire da parte dei periti. Il sindaco di Albizzate Mirko Zorzo, scampato per un soffio alla tragedia, oggi, dopo una notte insonne a causa della drammaticità dell’accaduto, si augura «che le indagini possano presto svilupparsi. Da quegli stabili dipendono circa 60 posti di lavoro. Ma questo è il momento del dolore, siamo tutti accanto a questa famiglia colpita da una tragedia immane».

La raccolta fondi

Albizzate, intanto, sta mostrando il suo enorme cuore. Le associazioni cittadini, a partire da Pro Loco e associazione genitori, hanno dato il via a una raccolta fondi per sostenere la famiglia Hannac. Le coordinate bancarie per fare una donazione sono la filiale di Mornago del Credito valtellinese, IBAN: IT95H052165045000000­4430905 causale: “Stretti intorno ad Adam”

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