Vaccino Covid, Comune di Legnano pronto a fare la sua parte. «Ma servono risposte»

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LEGNANO – Il Comune di Legnano è pronto a fare la sua parte per la campagna vaccinale contro il coronavirus, ma attende risposte dalle autorità sanitarie. Lo ha ribadito la commissione consiliare salute riunita giovedì 28 gennaio. «Tutti i miei pazienti – ha detto il presidente della commissione, Franco Colombo, che è medico di base – mi chiedono le stesse cose sulla campagna vaccinale, e io non so che cosa rispondere. Anche l’Amministrazione comunale deve mettersi in gioco come partner di Ats nell’organizzare la campagna, a cominciare da informazioni di prima mano su come, quando e dove si svolgerà, oltre a condividere il sistema informatico dell’anagrafe e a mettere a disposizione ambulatori nel vecchio ospedale, considerata la massa elevata di persone da vaccinare. Finché non abbiamo i vaccini e non conosciamo ufficialmente le fasce vaccinali – ha aggiunto Colombo – possiamo fare poco altro».

Vertice tra amministratori locali e Asst

Nel corso di un incontro tra sindaci e assessori ai servizi sociali del territorio con i vertici dell’Asst Ovest Milanese, il primo problema emerso riguarda le modalità della campagna, a cominciare dalla tempistica. «Non sappiamo nulla di più di quello che viene riferito dai media – ha lamentato il vice sindaco di Legnano, Anna Pavan – Quello che è certo è che siamo ancora nella fase 1, cui seguirà una fase 1 bis per vaccinare gli operatori sanitari non in Asst o Ats, quindi liberi professionisti, farmacisti e operatori di strutture sociosanitarie che non sono Rsa, come centri diurni per anziani e per disabili. Si presume che questa fase sia conclusa per fine marzo. Da aprile – ha proseguito Pavan – partirà la 2.a fase, rivolta agli ultra 80enni e, a seguire, gli ultra 60enni e le persone con patologie croniche: queste ultime sembra saranno chiamate in strutture ospedaliere, mentre per gli altri si dovrà pensare a una sede diversa». Le modalità dipenderanno anche dalla tipologia del vaccino, se resterà quello della Pfizer (che i medici di base non possono inoculare perché va conservato a temperature molto basse, che necessitano di apparecchi non disponibili nei loro ambulatori) o se saranno altri. «Le persone sono allo sbando – ha rimarcato Colombo – ma come amministratori pubblici abbiamo il dovere di sponsorizzare la vaccinazione. Il vaccino non fa male, l’ho fatto anch’io e anzi mi ha reso più tranquillo perché consapevole che è iniziata una nuova fase, indispensabile per uscire da un circolo vizioso. Più persone convinciamo a farlo e più efficace sarà la campagna, senza vaccinazione non ne usciamo più».

Primi test in farmacia

Fra le prime farmacie ad avviare l’esecuzione del test antigenico rapido per il Covid-19, in osservanza della circolare di Regione Lombardia del 24 dicembre scorso, vi è la Farmacia Guarnieri in via Venezia 95 a Legnano. Il tampone naso faringeo viene effettuato all’esterno della farmacia da personale sanitario abilitato e formato e in ambiente sanificato. Il referto viene consegnato in 15 minuti. Il costo del test, fiscalmente detraibile, è di 29 euro, quindi sensibilmente inferiore a quanto offre mediamente la concorrenza, rappresentata fin ad oggi da laboratori di analisi o drive-in. Per informazioni e prenotazioni, telefonare allo 0331 545362.

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