Un polo integrato per l’assistenza sociosanitaria nell’ex ospedale di Legnano

legnano sanità salute rifondazionecomunista

LEGNANO – Un polo per «un’unica interfaccia o più interfaccia coordinate tra loro per fare fronte a diverse necessità» nell’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale. È l’obiettivo del Comune di Legnano per il vecchio ospedale cittadino (nella foto) indicato dall’assessore ai servizi sociali e alla salute, Anna Pavan, nella riunione della commissione salute di giovedì 28 gennaio. Sul tavolo, il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2015 dal Comune con l’Azienda ospedaliera e l’Asl provincia di Milano 1 per la riqualificazione del complesso di edifici all’interno del perimtro lungo corso Sempione. Un protocollo che risulta oggi fortemente datato per le sopravvenute novità normative: nel 2015, ad esempio, si parlava di “distretto di Legnano”, ora “distretto Ovest Milanese”, mentre l’Asl provincia di Milano 1 è stata assorbita nell’Ats città metropolitana; sono cambiate anche necessità, strutture, competenze, prestazioni e figure professionali (ultima in ordine di tempo, l’istituzione nel 2020 dell’infermiere di comunità). Ma di quel protocollo rimane invariato l’obiettivo: aprire nel tessuto urbano della città un insieme di servizi vicini l’uno all’altro e integrati.

Così si è trasformato il vecchio complesso su corso Sempione

Superate le polemiche dell’anno passato sulla possibile apertura in alcuni edifici di reparti per pazienti Covid e dopo l’apertura temporanea di un “drive in” per i tamponi, il vecchio ospedale riparte dall’avvenuto trasferimento della guardia medica nell’edificio della portineria su via Candiani, oltre che di tutti i servizi e gli uffici Asl che erano in via Savonarola (nell’ex psichiatria) e di quelli che avevano sede in via Spagliardi a Parabiago, Arpa compresa (nella ex infortuni o ostetricia). Gli edifici un tempo sede dell’amministrazione e dell’urologia ospitano ora uffici e servizi Asl di Magenta; mentre nell’ex reparto materno-infantile, nella centrale termica e nell’ex sede di malattie infettive hanno trovato posto il centro prelievi e ambulatori specialistici dell’Azienda ospedaliera sotto l’insegna di “soluzioni di continuità delle cure”. Il Comune, da parte sua, manterrà invece in comodato d’uso fino al 2065 l’ex casa di cura, destinata a uffici dei servizi socioassistenziali comunali e zonali, all’integrazione di servizi socio-sanitari e a strutture formative in ambito socio-sanitario.

Colombo: «Occasione d’oro per il territorio»

«Abbiamo un’occasione d’oro – ha detto il presidente della commissione, Franco Colombo – e cioè avere strutture pronte sul territorio e idee importanti: se si aggiungeranno ulteriori idee, saranno le benvenute. L’utilizzo di quegli spazi rappresenta una pietra miliare per la medicina territoriale del futuro. Il progetto è correlato a strutture che già ci sono, si tratta solo di integrare i servizi; anche per la medicina di famiglia, ulteriori strutture tornerebbero utili».

legnano vecchio ospedale sanità – MALPENSA24