Vanzaghello fuori dal Polo culturale del Castanese. Minoranza sulle barricate

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VANZAGHELLO – Il Consiglio comunale di Vanzaghello (nella foto, la biblioteca) ha accolto ieri sera, giovedì 6 maggio, il recesso del Comune dal Polo culturale del Castanese. La decisione presa dall’assessore alla cultura, pubblica istruzione e biblioteca, Doris Giugliano, è stata approvata dai soli consiglieri di maggioranza. All’ordine del giorno c’erano anche, fra gli altri punti, la ratifica delle delibere di Giunta per le variazioni al bilancio di previsione 2021-2023, l’approvazione del rendiconto della gestione 2020, l’aggiornamento del Dup-Documento unico di programmazione 2021-2023 e una ulteriore variazione al bilancio di previsione 2021-2023.

«Programma bocciato a priori, così sempre più isolati»

Creato nel 2002, il Polo culturale castanese organizza nei comuni aderenti spettacoli musicali, teatro per ragazzi,  letture in pubblico e altri eventi culturali. La proposta di delibera che ha sancito l’uscita è stata bocciata dalla minoranza di Insieme per Vanzaghello. «Per noi – spiegano i consiglieri di opposizione alla Giunta Gatti – il Polo fa cultura in modo trasversale, sul territorio, in condivisione con tutti: crea momenti di intrattenimento belli e interessanti, che organizzati da un singolo Comune richiederebbero gli stessi sforzi per un pubblico minore. Inoltre, la scelta è irresponsabile perché decreta una volta di più l’isolamento di Vanzaghello dal Castanese. Un’altra assurdità sta nel contestare a priori il programma, che quest’anno prevede intrattenimento dal vivo in spazi verdi, una mostra su Dante Alighieri e un progetto di storia locale con i giovani».

«Uscita decisa dopo la mancata elezione di Giugliano»

vanzaghello polo culturale castanese giuglianoInsieme per Vanzaghello contesta poi l’intenzione espressa dalla maggioranza di privilegiare la collaborazione con le associazioni locali. «Eppure – rileva – ignora le esigenze di Volare Insieme che chiede di lasciare il Centro socio educativo “Molecole” dov’è; come ignora le e-mail di Anpi sulla celebrazione del 25 Aprile. In ogni caso, privilegiare le associazioni locali non esclude l’adesione al Polo». L’ultima frecciata è diretta all’assessore Giugliano (nella foto a lato). «L’assessore si è candidata l’11 marzo come presidente del Polo ma non è stata eletta, per poi comunicare il 25 dello stesso mese che Vanzaghello lo avrebbe lasciato. Tra la mancata elezione e la comunicazione dell’uscita di scena, sono trascorsi 14 giorni. Questa decisione – rileva la minoranza – non sembra per niente una scelta presa dopo una lunga riflessione, bensì un atto impulsivo tipico di chi prende un “no” come un’offesa personale e si adopera per una ripicca».

La replica: «Sulla cultura serviva una svolta»

Nel pomeriggio di venerdì 7 è arrivata la replica della maggioranza. «Essere minoranza o all’opposizione non può giustificare la diffusione di messaggi sbagliati – si legge in un post sulla pagina Facebook Arconte Gatti Sindaco – L’assessore Giugliano ha ben chiarito in Consiglio comunale che la scelta portata avanti dalla nostra Amministrazione, e valutata attentamente negli ultimi mesi, nasce dalla fase buia e di stallo in cui si è venuta a trovare la cultura, da più di un anno, a causa dell’emergenza sanitaria. La nostra valutazione parte, soprattutto, dalla volontà di superare, in modo costruttivo e virtuoso, il rallentamento che in questo periodo ha subìto il mondo della cultura». Pertanto, a detta della Giunta, «l’uscita dal Polo non ha a che fare con osservazioni di quanto fatto finora, ma da una volontà di ricominciare, per diffondere e fare gruppo insieme, creare relazione, fare in modo che tutti si sentano parte integrante e costruttiva, soggetto attivo e non passivo; dalla volontà di fare rete sul nostro territorio e da qui ripartire. Creare legami per costruire un’offerta culturale, che sia sempre di più lo specchio delle esigenze della nostra cittadinanza, progettando iniziative per valorizzare il nostro patrimonio culturale, costruire un ruolo sinergico fra i vari attori chiamati a creare, insieme, una proposta culturale che garantisca pieno sostegno per il mantenimento e l’espansione delle attività, culturali e formative, con un occhio sempre attento al valore delle nostre tradizioni».

Quanto alla mancata presidenza del Polo, «non si è concretizzata solo perché la consuetudine prevede che tale ruolo venga svolto da chi negli anni precedenti ha svolto il ruolo di vicepresidenza. Crediamo e riteniamo fondamentale ripartire promuovendo e curando i rapporti con tutte le associazioni e comitati presenti sul nostro territorio, ma non solo, crediamo nella partecipazione alle tante possibilità di bandi e finanziamenti, sia regionali che nazionali, ne è una prova la partecipazione al Bando di Fondazione Cariplo “Linguaggi diversi per vivere la Storia”, in cui Vanzaghello è stato l’unico Comune ad ottenere l’intero finanziamento, che prevede tante e diverse azioni rivolte a soggetti diversi, dalla scuola agli anziani. Rispetto – conclude il centrodestra vanzaghellese – a tutte le iniziative messe in atto per la cultura negli ultimi due anni, lasciamo ai cittadini le valutazioni».

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