Varese, approvata la convenzione col Molina, ma sul Politeama restano i dubbi

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VARESE – Il teatro al Politeama piace, anche in maniera trasversale. Ma, perfino in maggioranza, non convince ancora del tutto. Perché, occorre dire, il progetto di ciò che sarà ancora non c’è. E in consiglio comunale a Palazzo Estense (giovedì 13 maggio) è stata messo al voto per ora solo l’acquisto in proprietà di superficie del Politeama e quindi la convenzione tra Comune e Fondazione Molina, proprietaria dell’immobile. Il primo passo necessario per completare un altro tassello, quello del teatro, del più ampio accordo di programma, che coinvolge anche Regione Lombardia, e che contempla anche il recupero dell’ex Caserma Garibaldi in piazza Repubblica. Un passaggio che ha registrato il voto favorevole della maggioranza esclusi De Troia (contrario) ed Elena Baratelli (astenuta) e del gruppo della Lista Orrigoni. Contrari i consiglieri della Lega e Forza Italia. Astenuto Stefano Clerici di Varese Ideale.

Varese deve avere almeno un teatro

Tutto il consiglio conviene che Varese debba avere almeno un teatro. Anzi Varese dovrebbe e potrebbe avere anche più di un teatro. Soprattutto ora che una nuova società che ha acquistato l’Apollonio e promesso di riqualificarlo per renderlo ancor più grande, bello e accogliente e con affaccio su una piazza profondamente rinnovata. Ed è stato proprio l’annuncio dei nuovi proprietari dell’Apollonio che hanno dato nuovi spunti alla dibattito. E alla richiesta di rinvio della discussione del punto del Politeama avanzata da Forza Italia: «Crediamo ci siano nuovi elementi – hanno spiegato Simone Longhini e Piero Galparoli – per valutare quando sta facendo l’amministrazione riguardo al Politeama».

Politeama unico progetto concreto

Il sindaco Davide Galimberti ha risposto: «Come abbiamo illustrato in commissione, abbiamo tempistiche da rispettare nei confronti di Regione  Lombardia. Ovvero, entro l’autunno del 2021 dobbiamo consegnare la progettazione. D’altro canto siamo venuti a conoscenza della volontà di rinnovare il teatro Apollonio. Iniziativa che auspichiamo, anche in considerazione alla nuova piazza Repubblica. Ma al momento di questo progetto non c’è nulla di concreto».

Galimberti ha poi ricordato come è nata e si è sviluppata “l’idea Politeama”, che «rientra nell’accordo di programma con Regione Lombardia sul comparto di piazza Repubblica. Il Politeama ha una valenza culturale nella storia della città. Sorge anche in una posizione strategica ed è baricentrico a due progetti di riqualificazione che abbiamo portato avanti: le stazioni e piazza Repubblica. La scelta del Politeama è stata sottoposta all’attenzione della Regione e del presidente Fontana che ringrazio per l’attenzione che ha prestato al progetto. L’interesse della città è avere un teatro definitivo e stabile, ambizione che non esclude altre opportunità. Oggi però, con il progetto del Politeama, abbiamo la possibilità di dare a Varese uno spazio importante e contemporaneo che diventerà punto di riferimento per Varese. Nulla vieta di avere più luoghi teatrali o culturali, questo deve essere chiaro».

C’è chi dice “sì”

Luca Boldetti della Lista Orrigoni: «Se questa operazione, che coinvolge una Fondazione il cui cda è stato nominato dal sindaco, l’avesse portata avanti un’amministrazione di centrodestra, sono certo che il centrosinistra avrebbe avuto parecchio da ridire. Detto questo però il nostro gruppo voterà a favore della deliberà inerente la concessione del diritto di superficie del Politeama. Certo poi vorremo vedere e capire come si svilupperà il progetto».

C’è chi dice “nì”

Elena Baratelli, di Varese 2.0 si è astenuta. «Siamo favorevoli all’idea del Politeama – ha spiegato – Però un impegno economico così rilevante richiede una riflessione e una condivisione che non può prescindere dalla conoscenza di un progetto che non è ancora chiaro. Ancora non sappiamo come sarà organizzato, quanti posti avrà e a quale tipo di programmazione verrà dedicato il nuovo teatro Politeama. Inoltre credo che la presenza di un teatro pubblico possa coesistere anche con quella di un teatro privato nelle nostra città».

Longhini e Binelli dicono “no”

Fabio Binelli della Lega dice no: «Questo è uno dei più grossi errori della giunta Galimberti. La scelta di ricollocare il teatro in uno degli spazi più brutti realizzato negli anni Sessanta e Settanta è davvero sbagliata. Il rischio reale è di un ulteriore impoverimento culturale della città. Un teatro posto male che creerà grandissmi probelmi di gestione, che si affaccia su una piazza che non potrà essere pedonalizzata. Qui si sommano errori culturali, ma anche urbanistici, poiché si toglie un elemento di attrattatività a piazza Repubblica. Sulla quale verrà commesso un altro errore nel fare il mercato coperto. Lì e non nell’ex Aermacchi, dove invece sorgerà un altro, anzi l’ennesimo supermercato».

Simone Longhini, di Forza Italia ha messo sul tavolo una serie di criticità. «Come quella della mancanza di parcheggi nella zona del Politeama, poiché a teatro non ci andranno solo i varesini che abitano in centro». E sull’Apollonio: «Ci sono molte altre città in cui convivono diversi teatri. Ed è davvero un peccato che l’amministrazione con il progetto del Politeama abbia un po’ ragionato al ribasso».