Tornano gli stranieri al Sacro Monte: la stagione turistica parte con il pienone

VARESE – La stagione turistica del Sacro Monte di Varese è partita nel migliore dei modi. A Pasqua e in occasione dei ponti primaverili tanti turisti hanno scelto il sito Unesco come meta, per visite in giornata o soggiorni più lunghi, come testimoniano gli operatori economici e le realtà che vivono il borgo. Tornano numerosi gli stranieri, attratti sia dalle possibilità di visite culturali che dall’offerta sportiva di un territorio ricco di natura. E sono positive anche le prospettive per l’imminente estate.

Obiettivo replicare il 2019

Un primo polso della situazione lo fornisce l’Associazione Amici del Sacro Monte, che gestisce l’infopoint di piazzale Pogliaghi (nella foto sotto). Un punto di passaggio strategico, situato nei pressi del parcheggio a servizio del borgo, da cui transitano molti dei turisti che visitano Santa Maria del Monte. L’ufficio informazioni, gestito da una ventina di volontari e aperto sia nei giorni festivi che nei feriali, è tornato attivo prima di Pasqua, e da allora ha già intercettato numerose comitive, con una buona presenza di stranieri, provenienti da tutta Europa. I turisti si fermano all’infopoint per chiedere mappe e informazioni su santuario, musei, ristoranti e sentieri. Tra gli italiani molti sono i turisti “di prossimità”, che si spostano il sabato e la domenica, in arrivo soprattutto da Lombardia e Piemonte. Il buon inizio di stagione fa ben sperare l’associazione. «Nel 2019 erano passati da noi circa 10mila turisti – spiega Gianni Trotta, consigliere anziano degli Amici del Sacro Monte – l’anno scorso circa la metà. Speriamo che possa essere una stagione proficua come il 2019. Il Sacro Monte è molto apprezzato e il fatto di essere un sito Unesco aiuta. Molti turisti arrivano già ben informati grazie a internet. Per valorizzarlo ancora di più servirebbero però più parcheggi: tante famiglie in particolare si muovono con l’auto».

Alberghi pieni

Il buon numero di presenze nei mesi primaverili ha portato benefici alle attività di ristorazione e di accoglienza situate intorno al santuario. È il caso dell’Albergo Ristorante Sacro Monte, gestito da Mario Carabelli. «È stata la prima Pasqua dopo due anni di Covid – spiega – e abbiamo avuto tanti turisti: tedeschi, russi, americani e italiani. Il periodo di permanenza è stato più lungo del solito: molti si sono fermati per quattro giorni». E la cosa più importante di tutte è che è già scattato il passaparola: tra le prenotazioni per l’estate figurano parenti e amici di chi ha soggiornato al Sacro Monte solo qualche settimana fa e si è trovato così bene da consigliarlo subito come meta ai suoi conoscenti. «Le prenotazioni per l’estate stanno aumentando – sottolinea Carabelli – e quasi tutte sono dirette dal nostro sito, e non tramite i portali: vuol dire che il turista ci viene a cercare». La clientela è molto varia: si va dalle famiglie agli sportivi fino agli anziani, tra cui c’è anche chi sceglie di soggiornare per periodi lunghi, fino a 15 giorni nei mesi più caldi di luglio e agosto. Il turista che pernotta al Sacro Monte cerca relax, pace, aria buona e la cucina italiana. Nel mese di maggio, dedicato alla Madonna, è particolarmente attivo il turismo religioso, e al Sacro Monte fa tappa proprio in questi giorni un’iniziativa della Diocesi di Milano. Presso l’Albergo Sacro Monte è stata allestita una mostra fotografica dedicata a San Josemaria Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, visitabile fino al 29 maggio (nella foto uno dei pannelli). Ma anche il turismo sportivo dà soddisfazioni, con gli escursionisti della Via Francisca e gli amanti del cicloturismo: l’hotel offre servizi di assistenza e parcheggio per le biciclette.

Voglia di cultura

Non va dimenticato quindi l’appeal culturale del Sacro Monte, che oltre ad essere un grande museo a cielo aperto con le 14 cappelle della Via Sacra ospita anche tre strutture museali visitabili dal pubblico: Casa Museo Pogliaghi (nella foto sotto), Museo Baroffio e Cripta. Realtà che vengono gestite dal team di Archeologistics, che si occupa anche di organizzare visite guidate ed eventi speciali come l’apertura straordinaria delle cappelle o le visite al borgo. I musei hanno riaperto a marzo e accolgono i visitatori sia al weekend che in settimana. Sono tornati i gruppi turistici, compresi gli stranieri (soprattutto tedeschi e francesi), così come le scolaresche. L’afflusso di pubblico è buono in questi primi mesi di apertura.

Tra Sacro e Sacro Monte

Intanto in vista dell’estate si scaldano i motori di quello che è l’appuntamento più atteso nel borgo, la rassegna teatrale “Tra Sacro e Sacro Monte”, che tornerà a luglio con la sua edizione numero 13. A fornire qualche anticipazione è il direttore artistico Andrea Chiodi. «Gli spettacoli saranno come sempre al giovedì, a partire dal 7 luglio, e ci saranno poi delle proposte diverse anche alla domenica. Il tema da cui vogliamo partire quest’anno è quello del pensiero». Il festival ritornerà in grande dopo gli sforzi organizzativi delle ultime due edizioni caratterizzate dalla pandemia. Cambierà la location degli spettacoli: dalla Terrazza del Mosè ci si sposterà nell’area davanti alla XIV cappella, in grado di ospitare un numero più alto di spettatori, oltre 500 persone. «L’idea è quella di portare a Varese come sempre dei grandi nomi – spiega Chiodi, che sta lavorando al cartellone – probabilmente ci sarà il ritorno di Massimo Popolizio e un omaggio a Pasolini». La stagione sarà presentata il prossimo 6 giugno.