Il TramTreno “arriva” a Laveno. Il sindaco: «Opportunità per turismo e pendolari»

LAVENO MOMBELLONuove opportunità per i turisti, ma anche per i pendolari, con un aumento delle stazioni e delle frequenze dei treni. I benefici per il territorio del varesotto e in particolare per l’area di Laveno Mombello sono stati al centro dell’incontro di presentazione del TramTreno che si è svolto nel fine settimana in riva al Lago Maggiore. Un’occasione per illustrare la “fase 2” dell’iniziativa promossa dall’omonimo comitato, che in un primo momento si era concentrato invece sul tratto urbano di Varese. I prossimi passaggi saranno il coinvolgimento di gestore ferroviario e Regione.

Le prospettive per Laveno

L’obiettivo finale di quella che al momento è solo un’idea su carta è la trasformazione della linea Varese-Laveno in metrotranvia, con un aumento di fermate e frequenze dei mezzi. A Laveno (nella foto sotto) è stato illustrato il progetto promosso da otto club Rotary del territorio e firmato da un gruppo di professionisti relativo al tratto extraurbano che mette in collegamento Varese e la stessa Laveno. Il sindaco della cittadina lacustre Luca Santagostino si sofferma sulle prospettive del TramTreno. «La prima opportunità portata dal progetto è la messa in discussione della necessità di potenziare e rivedere i collegamenti tra Laveno, Varese e Milano in termini di frequenza e tempi di percorrenza, perché se vogliamo sostenere sia l’economia di servizi che il turismo non si può impiegare 1 ora e 40 o 2 ore per collegare il capoluogo di regione con il lago e viceversa». Il sindaco sottolinea anche che con la trasformazione della ferrovia in tranvia si potrebbe eliminare la cesura che la linea ferroviaria comporta. E oltre a questo il TramTreno porterebbe il vantaggio di avere una maggior frequenza nella tratta Laveno-Varese.

Collegamento più capillare

Uno degli obiettivi del progetto è infatti quello di mettere in atto un collegamento più capillare sul territorio compreso tra la città giardino e il Lago Maggiore, in ottica sia di servizio per i pendolari che per i turisti. Con l’incremento delle stazioni e delle frequenze dei treni è previsto un aumento del bacino di utenza di almeno il 30%. Sul progetto si esprime anche l’assessore alla mobilità del Comune di Varese Andrea Civati. «É una riflessione molto utile e interessante – commenta – per parlare di mobilità ma soprattutto per parlare di vocazione del nostro territorio: la pandemia sta cambiando tante abitudini e quello che qualche anno fa sembrava utopia oggi è realtà. In questo quadro possono assumere un ruolo fondamentale le città medie e i territori, soprattutto quelli con forti valori ambientali e paesaggistici». Oltre ai punti di forza il progetto così com’è strutturato ha però anche uno svantaggio, ovvero la rottura di carico a Varese, con gli utenti costretti a cambiare mezzo di trasporto nel transito dal capoluogo di provincia.

Le nuove fermate

Entrando nel dettaglio del progetto sono otto le nuove stazioni previste sulla linea Varese-Laveno che da ferroviaria si trasformerebbe in linea metrotranviaria. Sono state individuate in base ad analisi sulle aree residenziali, industriali o con punti di particolare interesse. A quelle già esistenti di Morosolo/Casciago, Barasso/Comerio, Gavirate, Gavirate Verbano, Cocquio Trevisago, Gemonio, Cittiglio e Laveno Mombello Nord si aggiungerebbero le nuove fermate di Comerio Belvedere, Comerio ex Whirlpool, Fignano, Cocquio, Cocquio Contrada Intelo, Cittiglio Colacem, Laveno Zona Industriale e Laveno Cimitero.

Un tavolo in Regione

Dopo la fase delle idee il progetto ora punta a proseguire la sua strada aprendo la via del confronto istituzionale. L’obiettivo degli organizzatori e dei comuni coinvolti è quello di prendere contatti con Ferrovienord e Regione Lombardia per cercare di stimolare una riflessione su una possibile riorganizzazione del servizio ferroviario. Alla Regione è già stata avanzata nel 2021 la richiesta di istituzione di un tavolo di lavoro sulla linea Laveno-Varese-Milano, a firma per gli enti locali dei sindaci di Varese e Laveno. Un altro aspetto su cui si potrebbe ragionare in quella sede per il territorio lavenese è la possibilità di potenziare anche l’altra linea che attraversa il comune, quella delle Ferrovie dello Stato (Luino-Laveno-Gallarate-Milano), su cui transitano anche i treni di Tilo.