Varese “al completo”: il Garbosi e tanti turisti stranieri hanno riempito gli hotel

VARESE – Varese sold out. Tutte esaurite o quasi le camere degli hotel cittadini. Dal lago al Sacro Monte nel week end di Pasqua si è registrato un grande afflusso di visitatori. E a far registrare il “siamo al completo” ha contribuito il Garbosi, torneo giovanile di basket, che ha riportato i ragazzi sul parquet dopo due anni di stop. Ma non solo. «Abbiamo avuto anche tanti turisti stranieri, arrivati per visitare la città e la zona», spiegano i gestori degli alberghi cittadini.

In cima al Sacro Monte

«Tedeschi, francesi, qualche americano e un russo». Mario Carabelli, gestore dell’albergo Sacro Monte fa il giro del mondo mentre scorre il libro delle prenotazioni di questi giorni di Pasqua. «Per qualche cliente – racconta – ho dovuto cercare sistemazione tra i colleghi perché ero al completo. Un bel segnale dopo questi anni davvero complicati. E i turisti che hanno pernottato qui hanno scelto Varese non come metà di passaggio, come luogo da vistare per più giorni».

“La marea si alza per tutti”

«Abbiamo ospitato i giovani e le famiglie venuti qui a Varese per il torneo di basket, ma anche molti turisti – spiega Simone Segafredo dell’Hotel Ungheria – quasi tutti stranieri e che hanno prenotato sotto data. Non ho il quadro esatto di come sia andata nelle altre strutture, ma la sensazione, anche per i messaggi che girano sulle nostre chat, è che sia stata una Pasqua di ottimo lavoro. Insomma, quando “si alza la marea, lo fa per tutti”». Svizzeri e tedeschi per lo più all’Ungheria. «Una coppia anche in bicicletta e che era sulla strada di ritorno verso il Nord. Ma per noi è questo il bacino di clientela. Tanto più che ora Varese è anche collegata con il treno che proviene da Zurigo. Un altro asset su cui lavorare».

Varese “autogrill” ma non solo

«Io definisco Varese come un autogrill – interviene Ruggero Ghezzo che gestisce l’Ibis e il Crystal – nel senso che siamo una meta di passaggio e molti turisti che vengono dal Nord Europa si fermano per fare una tappa prima di proseguire. Tra questi ci sono anche quelli che scoprono le bellezze del nostro territorio ed è a quel punto che prolungano la permanenza. Oppure, al ritorno, si concedono qualche notte più per visitare la zona».

Ma questo week end di Pasqua ha dato un segnale confortante: «Chi ha prenotato l’ha fatto per più giorni. Erano settimane che nelle mie strutture sentivo parlare solo italiano – dice Ghezzo per far capire che in questi giorni la presenza di stranieri si è fatta sentire – Speriamo che questo trend, ora che si va verso la bella stagioni, non si fermi».

Non solo turismo

Camere occupate non solo da turisti. «Da più di un mese – rivela Ghezzo – per nostra scelta stiamo ospitando due gruppi di ucraini. Sono andato due volte in Polonia per portare qui da noi alcune donne e bambini. Che sono nostri ospiti».