Varese, bilancio approvato e l’autonomia ricompatta la maggioranza. Lega polemica

varese palazzo estense

VARESE – La prima notizia è che con 18 voti a favore e 11 contrari è stato approvato il bilancio. E la seconda è che i litigi interni alla maggioranza sono baruffe o poco più. Che si accendono, ma poi si spengono come fuochi di paglia quando bisogna quagliare. Su via Selene ad esempio, dove alcuni esponenti della coalizione Galimberti prima votano lo stralcio della bretellina, ma poi si allineano sull’articolato odg (dove c’è anche la questione via Selene) presentato dal capogruppo del Pd Luca Conte. Ma soprattutto sull’autonomia. Dove i due emendamenti piddini sono stati ritirati nella seduta di lunedì 28 e i firmatari della proposta di “eliminare” l’autonomia dal Dup sono confluiti su posizioni condivise e spiegate in un odg unitario della maggioranza votato nella seconda parte del consiglio che si è tenuto ieri. Un documento in cui non solo si fa leva sul concetto di autonomia, ma si introduce il termine “differenziata”.

Insomma, la cifra politica del consiglio comunale di ieri (martedì 29 dicembre) sembrerebbe essere la seguente: in maggioranza c’è chi (a parole) strappa (o prova a farlo), ma alla resa dei conti nessuno abbandona la “carovana” per tentare in solitaria (o quasi) quella che sarebbe una traversata nel deserto.

Ricucito lo strappo sull’autonomia

I due emendamenti, entrambi a matrice Pd, avevano messo in luce una crepa nella maggioranza, ma soprattutto nel partito maggior azionista della coalizione di governo. Nei giorni scorsi si sono messe al lavoro le diplomazie per ricomporre la frattura, trovare una quadra ed evitare di arrivare in consiglio con due emendamenti che non avrebbero cambiato la sostanza, ma messo nero su bianco un’imbarazzante “strabismo” su un tema più politico che, al momento, amministrativo.

E così i “dissidenti”, come qualcuno lontano dai microfoni accesi li ha definiti, sono rientrati nei ranghi di un’autonomia definita “differenziata” e comunque critica nei confronti della Regione che, come ha detto Galimberti, «quando l’ha esercitata ha mostrato più di una pecca». E pazienza se il nuovo ordine del giorno manda di fatto a quel paese la presa posizione che un pezzo di maggioranza ha assunto (più o meno un anno fa) votando l’originaria mozione leghista. Anche perché, se per Marco Pinti è una questione di coerenza («e noi lo siamo visto che non abbiamo mutato posizione», ha detto il consigliere leghista), per i dem c’erano troppe questioni in ballo per sta lì a filosofare.

E il sindaco, che di fatto ha messo la firma finale sull’operazione autonomia con il suo intervento, non ha risparmiato critiche alla Regione, perché «a livello lombardo è evidente che c’è stato una grossa frenata sull’autonomia dovuta anche all’incapacità nel gestire determinati momenti critici. Ma su questo concetto credo sia utile aprire una riflessione nel consiglio comunale. Perché in questi mesi è anche emerso il ruolo dell’autonomia anche degli enti locali».

Consiglio… un libro

Ma più della posizione contraria di alcuni componenti di maggioranza sull’intervento di via Selene (oggetto di un emendamento), di Natura Urbane impallinate da Stefano Clerici di Varese Ideale (firmatario dell’emendamento in cui si chiede la sospensione di un anno per ripensare l’iniziativa culturale) e da Fabio Binelli della Lega, che ha definito il festival culturale un «ritrovo tra pochi amici che vanno a vedere le ville, più qualche visitante che viene da fuori», ha destato curiosità, in apertura del secondo round del consiglio, i… consigli per una buona lettura.

Suggerimenti aperti dal consigliere Valerio Crugnola, il quale approfittando di un problema tecnico che ha tardato l’inizio di seduta, ha condiviso il titolo del romanzo di Ermanno Cavazzoni “Storie vere e verissime” con un pezzettino dedicato a Varese. Palla colta al balzo da Marco Pinti, il quale ha “messo sul tavolo” un quasi classico di Alessadro Baricco, “City”, mentre Emilio Corbetta punta sull’arte di Michelangelo e la Cappella Sistina. E così, come le ciliegie, un libro tira l’altro: l’assessore Roberto Molinari si sta dedicando all’ultima fatica letteraria di Vargas Llosa, le consigliere Luisa Oprando e Marisa Coletta l’ultimo di Carofiglio. Infine Enzo Laforgia, forse facendo un di necessità virtù, ha svelato la sua passione cultural culinaria del momento: libri di ricette per sopravvivere al lockdown.

A interrompere la curiosa e variegata bibliografia di consiglieri e assessori è arrivato il collegamento riattivato alla postazione del presidente del consiglio Stefano Malerba, il quale ha richiamato subito tutti ai lavori consiglieri. Lasciando però insoddisfatta la curiosità sulle letture degli altri amministratori.

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