Varese, divieti violati: 18 multati in provincia. E il Covid non ferma lo spaccio

varese covid arresti spaccio

VARESE – Divieti violati e spaccio di droga. Per i primi scattano 18 salatissime sanzioni. Nel secondo caso sono scattate le manette. Continuano i controlli dei carabinieri del comando provinciale di Varese in tutto il territorio di competenza. Sono 655 le persone controllate ieri, venerdì 27 marzo. Di queste 18 sono state sanzionate per aver violato le limitazioni e i divieti contenuti nel decreto presidenziale mirato al contenimento del contagio da Coronavirus firmato dal premier Giuseppe Conte lo scorso 25 marzo. Per i trasgressori un cambiamento importante: la denuncia penale è prevista per chi dichiara il falso in relazione ai motivi dello spostamento oppure per chi, positivo, viene trovato a non rispettare l’isolamento. Per gli altri, non ci sarà più il rischio di un processo, ma una considerevole bastonata al portafoglio con multe che vanno dai 400 ai 3mila euro. Sanzioni decisamente salate contestate ai 18 trasgressori controllati ieri dai militari.

Spaccio a Varese

varese covid arresti spaccio

L’emergenza Coronavirus, inoltre, sembra non spaventare i pusher né fermare lo spaccio di droga.  Nella serata di ieri, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Varese, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope, hanno arrestato in flagranza di reato un 28enne giardiniere e un 37enne elettricista, entrambi di Saltrio e già noti alle Forze dell’Ordine, in quanto ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti e, per il solo 28enne, dei reati di resistenza a un Pubblico Ufficiale, detenzione abusiva di munizioni e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. In particolare, i militari dell’Arma hanno proceduto al controllo dei due giovani mentre transitavano a bordo di un pick-up Toyota sulla strada che porta da Arcisate a Varese nel quartiere di San Fermo. Sottoposti entrambi a perquisizione personale e veicolare, il 28enne è stato sorpreso in possesso di circa 46 grammi di cocaina, 103 grammi di hashish, cinque coltelli a serramanico dei quali non era in grado di giustificarne il porto, una cartuccia a pallini per fucili calibro 12 e ben 490 euro  in banconote di vario taglio, verosimilmente provento d’attività di spaccio, mentre il 37enne elettricista è stato trovato in possesso di 0,8 grammi di cocaina e circa 11 grammi di hashish, il tutto posto sotto sequestro dai carabinieri. In tale contesto, il giovane giardiniere ha opposto attiva resistenza fisica ai militari per sottrarsi alla cattura, dimenandosi con strattoni e calci, venendo immediatamente bloccato e ammanettato.

Davanti al bar con uno spinello

Intorno alle 21 di mercoledì 25 marzo, i carabinieri della stazione di Marchirolo, durante i controlli finalizzati a far rispettare il decreto del Governo “Io resto a casa”, hanno proceduto alla identificazione di due giovani, un marocchino di 18 anni ed un italiano di 23, che si erano dati appuntamento davanti a un bar chiuso di Cugliate Fabiasco. Il loro atteggiamento ha da subito insospettito i militari, sia perché, data l’ora, non vi era alcun motivo perché due giovani si trovassero all’esterno di un bar chiuso, sia perché si sentiva odore di marijuana attorno a loro; tanto da constatare che  qualcuno avevano appena fumato. Nel frattempo è arrivata sul posto la pattuglia della stazione carabinieri di Cuvio per dare ausilio alle perquisizioni. Quindi, i due sono stati sottoposti a perquisizione sul posto e, al solo italiano, è stato trovato un sacchetto in cellophane contenente 132 grammi di marijuana costituita da mazzetti di infiorescenze essiccate, più la somma in contanti di oltre 1.500 euro. Da lì si sono quindi spostati presso la sua abitazione per eseguire una perquisizione domiciliare e dove è stata rinvenuta altra sostanza stupefacente e denaro.

In casa marijuana e 5mila euro in contanti

I militari hanno setacciato accuratamente la stanza del giovane quando la loro attenzione è stata attirata da un libro, non particolarmente pesante, date le dimensione, e dalle perfette fattezze esterne di un dizionario. In realtà si trattava solo di un simulacro di dizionario di inglese, perfettamente identico dall’esterno ma che, una volta alzata la copertina, celava una vera cassaforte con combinazione. È stato proprio all’interno della piccola teca che sono stati rinvenute altri quantitativi di marijuana suddivisa già in sacchetti da 1 e da 5 grammi per un totale di 60 dosi, più un bilancino di precisione. Un consistente malloppo di banconote di diverso taglio erano invece suddivise in più mazzette che, sommate a quella che aveva addosso, fanno un totale di oltre 5mila euro più 70 franchi svizzeri. Segno della fiorente attività di spaccio che il 23enne conduceva nel territorio della Val Marchirolo ai confini con il territorio elvetico. Al termine, i carabinieri della stazione di Marchirolo lo hanno dichiarato in arresto ed accompagnato al carcere Miogni di Varese mentre lo stupefacente ed il denaro sono stati sequestrati.

varese covid arresti spaccio – MALPENSA24