And denuncia: «Oltre 26mila azzardopatici in provincia di Varese»

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GALLARATE – Nell’ambito del progetto “LaReteAzzardoTiVinco”  l’offerta dello sportello per ricevere una consulenza specializzata rivolta ai giocatori e ai loro familiari si estende a tutta la provincia di Varese. Il progetto è finanziato da Regione Lombardia con ente Capofila Comune di Gallarate, ed è sostenuto da molteplici Enti Locali e altri partner pubblici e privati, con il partenariato – tra gli altri – delle Asst Valle Olona e Sette Laghi,  con il coordinamento integrato di Ats Insubria, e con la collaborazione scientifica e attuativa dell’azione specifica in capo all’Associazione And-Azzardo e Nuove Dipendenze. 

Più di 26mila persone affette da Azzardopatia

L’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato una prevalenza da gioco d’azzardo patologico del 3% sia tra gli adulti sia tra gli studenti minorenni, ai quali si somma un ulteriore 2,8% di soggetti a rischio moderato nella popolazione adulta e un 3,5% tra i minori. Nella nostra provincia ciò equivale quindi a 26.723 persone maggiorenni affette da Disturbo da Gioco d’Azzardo (in gergo: Azzardopatia), alle quali si aggiungono almeno altri 24.942 giocatori ad alto rischio. Una vera e propria epidemia, che si propaga attraverso le relazioni sociali ad una fetta assai più ampia di popolazione che, pur non avendo mai comprato un gratta e vinci o giocato a una slot o scommesso su una partita, si ritrova ad essere suo malgrado coinvolta. Si stima infatti che per ogni giocatore problematico vi siano almeno altre 7 altre persone impattate negativamente dal comportamento di chi ha perso il controllo sul gioco d’azzardo: nella nostra provincia quindi sarebbero almeno 361.655 le vittime del gioco d’azzardo passivo.

Tutti si possono ammalare

Non solo i familiari stretti del giocatore, i danni sui quali risultano evidenti (problemi economici, indebitamento, crisi familiari, trascuratezza di persone fragili come minori e anziani): ma chiunque, magari inconsapevolmente e più spesso di quanto si possa immaginare, può incrociare una persona dipendente dal gioco d’azzardo. Perché tutti si possono ammalare: e se il malato è il nostro amministratore di condominio, o l’addetto allo sportello della nostra banca, o il nostro assicuratore, con quali soldi pensate che potrebbe andare a giocare d’azzardo? Sebbene i numeri delle potenziali persone in difficoltà siano enormi, e sebbene tutti questi soggetti sperimentino sia sofferenze sul piano economico, sia sul piano relazionale, ma anche sul piano della perdita della qualità della vita con sintomi fisici e psichici significativi (depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi del sonno, alimentari, comorbilità specialmente con il tabacco, e in misura minore l’alcol, problemi cardiaci, ecc.), il numero di persone che tuttavia si rivolge ai servizi è molto inferiore alle persone che potenzialmente gioverebbero dal ricevere un trattamento: si stima che solo il 5% di chi necessiterebbe un aiuto si rivolge ai servizi di cura.

Solo il 5% dei malati chiede aiuto

Per tale ragione il progetto ha inteso creare una sinergia tra tutti gli attori coinvolti con l’obiettivo di intercettare maggiormente questo bisogno sommerso. Proprio grazie al partenariato delle due Asst (Valle Olona, referente dell’attuazione dell’accordo dottoressa Donatella Fiorentini, e Sette Laghi, referente Dottor Claudio Tosetto) tutti gli utenti residenti nei Comuni della provincia di Varese gravati direttamente e indirettamente da problematiche gambling correlate potranno usufruire di pacchetti base di prestazioni legali e finanziarie gratuite rese dallo sportello di ascolto e orientamento psicosociale, finanziario e legale. È stato anche creato un tavolo di lavoro tra gli esperti dell’Associazione And e le equipe dei Ser.D. delle due Asst per condividere un protocollo operativo con linee di indirizzo per l’invio dei pazienti alle consulenze legali e finanziarie (tempi, modi, ecc.), in modo da migliorarne l’efficacia ed efficienza, nonché l’appropriatezza. Ats Insubria nei giorni scorsi ha inviato una mail relativa al progetto ai 559 medici di assistenza primaria e ai 117 pediatri di famiglia che operano nel territorio della provincia di Varese. Proprio a questi fondamentali nodi della rete Ats ha chiesto dunque di affiggere nei loro ambulatori la locandina che promuove lo sportello con l’obiettivo di migliorare la capacità di intercettare il sommerso e incanalarlo nell’offerta di presa in carico garantita dalla rete dei servizi del territorio. Infatti, la ricerca internazionale mostra che negli ambulatori di medicina generale transitano sia pazienti con disturbi del gioco d’azzardo patologico sia i loro congiunti, per sintomi correlati, senza dichiarare spesso la presenza di tale problema.

Coinvolti nella rete medici di base e pediatri

Il servizio di consulenza rivolto ai giocatori problematici e alle loro famiglie verrà erogato dal personale legale e psicosociale dell’Associazione And, in possesso di comprovata esperienza nello specifico ambito, che già lo svolge da oltre dieci anni garantendo numerosi punti di informazione e di orientamento in più sedi in provincia, accogliendo anche le problematiche finanziare connesse al gioco d’azzardo e proponendo percorsi di tutela di coniugi, figli e loro patrimoni (casa, auto, attività). In particolar modo lo sportello mira a prendere in carico le aree di ricostruzione del debito, contrattazione con gli istituti creditizi, valutazione e attuazione di ricorsi per ottenere l’amministrazione di sostegno, e altri interventi legali e finanziari opportuni, corroborati da un primo inquadramento valutativo del bisogno e delle urgenze e emergenze, nell’ambito di un più ampio percorso di riabilitazione dell’azzardopatia. L’accesso è anonimo, gratuito e semplice: è sufficiente chiamare il n. 339-3674668 per concordare un incontro.

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