Varese e Busto, città che leggono di più in Lombardia. Premiate dal ministero

Gli assessore alla Cultura di Varese e Busto Enzo Laforgia e Manuela Maffioli

VARESE – Prima e seconda. Uniche in Lombardia, e con soli quattro punti di distanza l’una dall’altra in graduatoria. Busto prima con 91 punti e subito dietro Varese con 87. Entrambe certe di poter finanziare progetti per un totale di 50mila euro. Il massimo previsto.

E’ quanto emerge dal bando che ha prima certificato quale “Città che legge” le due principali realtà del Varesotto (tra l’altro uniche in tutta le Regione per quanto concerne la fascia per numero di abitanti) e poi gratificato l’impegno culturale e il valore dei progetti in concorso concedendo ad entrambe il massimo del finanziamento previsto.

Cultura valore Comune

Sono percorsi che iniziano da lontano (che possono contare su realtà bibliotecarie che funzionano) e che sono frutto di programmazione, progettazione, ma anche di una precisa volontà di valorizzazione della cultura. Settore che a Varese è guidato dall’assessore Enzo Laforgia e a Busto dall’assessore (e vicesindaco) Manuela Maffioli. Schierati politicamente in campi diversi, anzi opposti, eppure in sintonia nel dare valore alla Cultura.

Busto “oltre” le righe

Ma torniamo a ciò che ha permesso a Varese e Busto Arsizio di conquistare la vetta della graduatoria. Ovvero: biblioteche (intese anche come persone fisiche – direttori e funzionari -) che sono volano di promozione del libro e della lettura e non semplici custodi di volumi in attesa di “prestito”. Busto, occorre dire, oltre alla civica può contare anche sulla Capitolare e su un’associazione “Gli amici della Capitolare” che rappresenta un ingranaggio importante nel fare rete con l’istituzione laica. Entrambe le città poi possono annoverare un buon numero di librerie, alcune delle quali, pur avendo subito il processo di modernizzazione, sono considerate storiche nel panorama non solo cittadino.

E ancora: Busto si può fregiare del recupero e del rilancio di un evento come BA Book, ma anche sulla collaborazione con gli Amici del Tosi, oltre a quelli della Capitolare. E senza dimenticare progettualità come quello della Biblioteca diffusa. Insomma, il mondo del libro bustocco va oltre la copertina di un volume. E’ diventato un universo fatto di pagine, incontri, luoghi, relazioni umane che trovano la sintesi nella parola Cultura.

Varese legge

E Varese non è da meno, poiché davvero i 4 punti di differenza sono utili ad alimentare il derby tra le due città, ma si annullano quando quando si entra nel concreto. Con “Sparkling pages. Accendi la scintilla della lettura”, la Biblioteca civica varesina si è aggiudicata il finanziamento. Ed è la seconda volta, in poco più di tre anni, che accade. E un ruolo importante l’ha avuto il “Patto Locale per la lettura della città di Varese” (anche Busto ha sottoscritto il suo patto ndr): sono una ventina, tra librerie, case editrici, associazioni e scuole, le realtà legate alla filiera del libro il cui lavoro congiunto ha prodotto il nuovo progetto vincitore del finanziamento. Che ha coinvolto anche l’istituto superiore statale “Manzoni”, Millepiedi Onlus, Cooperativa sociale Naturart, Comitato Guido Morselli, associazione culturale e sportiva dilettantistica Il Cavedio, libreria Potere ai Bambini.