Gregori: «Ridicolo che la Lega accusi Galimberti di sessismo. Ricordate Pillon?»

VARESE – «Che la Lega parli di sessismo incolpandone l’amministrazione comunale di Varese è inaccettabile». E non perché la campagna pubblicitaria per promuovere il nuovo parcheggio di via Sempione non abbia suscitato polemiche in tal senso, con l’immagine di una donna che dopo aver comodamente parcheggiato ed essersi presa un caffè ha quale massima soddisfazione giornaliera quella di essere arrivata in ufficio prima del suo capo (uomo).

Ricordate la legge Pillon?

Ma perché «la Lega annovera tra le proprie fila tale Pillon», spiega Mauro Gregori, fondatore de La Civica, motivato in questa polemica (cavalcata proprio dal commissario cittadino leghista) a mettere i puntini sulle i. Insomma: diamo a Cesare ciò che è di Cesare. «Ricordate il senatore leghista Pillon che nel 2018 voleva riformare il diritto di famiglia, le separazioni e l’affido dei figli minori? Colui il quale ha suscitato manifestazioni di protesta da parte delle donne?», domanda retoricamente Gregori.

La Lega varesina è a corto di idee

«Probabilmente la Lega varesina oggi a corto di idee, attacca l’infelice manifesto della campagna di Comune e Avt a favore del parcheggio Sempione, dimenticandosi però che il ruolo della donna nella proposta di legge di Pillon usciva svilito ed assoggettato alla figura del maschio», sottolinea il fondatore de La Civica. «Un autogoal per Galimberti questo manifesto, certamente – aggiunge Gregori – Ma la Lega che avrebbe potuto essere silenziosa in merito, utilizza la foto col manifesto da me pubblicato martedì scorso e che ha suscitato tanta indignazione nelle donne varesine, per accusare Galimberti. Proprio vero che ormai si può sostenere di tutto senza alcuna remora».
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