A Varese il portale Helpy aiuta a donare beni alle associazioni no profit

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VARESE – A Varese è nato Helpy, portale online per aiutare le persone assistite da enti no profit a ricevere i beni di cui hanno bisogno. «È un classico bussare alla porta di fianco per il passaparola» ha spiegato ieri, giovedì 11 febbraio, Andrea Benzoni, presidente di Nonsolopane Onlus, alla presenza di Alessandra Locatelli, assessore regionale alle Politiche sociali, e Roberto Molinari, assessore ai Servizi sociali della città. «Al progetto contribuiscono Regione Lombardia e il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il comitato locale della Croce Rossa e i Centri di Aiuto alla Vita di Varese e Medio Verbano: consiste in una nuova forma di collaborazione, semplice e concreta, che permetterà alle associazioni di reperire ciò che serve loro – oggetti e materiali – in dono».

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I passaggi per inserire le richieste

«L’obiettivo – ha sottolineato Benzoni – non è far diventare Helpy un luogo di scambio online o ua specie di “discarica” per liberare la propria cantina: si tratta di un’iniziativa totalmente gratuita che parte dai bisogni degli assistiti, con le relative associazioni a fare da filtro». Dedicato agli enti no profit, Helpy prevede la loro registrazione indicando sito e indirizzo e-mail di contatto per poter accedere e mettere gli annunci corrispondenti alle domande raccolte: una volta entrati nel portale, saranno immediatamente visibili le ultime quattro inserzioni dell’elenco. Alle richieste potrà rispondere chiunque, anche chi abita fuori dalla regione, e senza bisogno di iscriversi. Sarà possibile ricevere aggiornamenti attraversdo una newsletter e la divulgazione dell’iniziativa si avvarrà anche dei social: «Per ogni domanda sarà pubblicato un post, così da creare una community virtuosa informata delle varie necessità».

Un codice etico per beneficiario e donatore

“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”. A ispirare «i gesti gratuiti di aiuto» di Helpy sono le parole del Vangelo di Matteo ma, ha ricordato Benzoni, sarà anche richiesto sia al beneficiario che al donatore di rispettare un codice etico : «Non c’è contatto diretto con l’assistito e l’associazione potrà inserire una richiesta per volta: lo scopo del canale è far arrivare beni materiali, non soldi. Per ora, per evitare intasamenti, non è prevista una sezione dedicata a offerte svincolate dalle domande. E chiediamo che nessuno faccia profit su queste cose: non si tratta di un sito di vendita online, ma di un portale di donazione».

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Un valore aggiunto in un momento di crisi

Locatelli ha richiamato l’attenzione sul legame fondamentale tra enti e istituzioni, «specialmente in un tempo che vede in aumento disagio, nuove povertà e povertà estreme. Di fronte alle richieste di aiuto da parte dei cittadini gli sforzi delle associazioni sono un valore aggiunto che, sprigionato da un momento di crisi, è un’ulteriore esortazione a lavorare insieme».
«Ancora una volta il terzo settore ha dimostrato la sua capacità di innovazione, soprattutto nel corso di una pandemia», ha dichiarato Molinari lodando l’iniziativa. «Questo portale offre un modo moderno ed efficiente per dare una risposta ai bisogni e intervenire: è possibile concorrere a soddisfarli ed è aperto a chi vuole partecipare».

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