Varese, imputato gallaratese senza auto e senza green pass. Udienza senza di lui

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VARESE – L’imputato non ha il Green pass ma nemmeno un mezzo proprio per raggiungere, da Gallarate, il tribunale di Varese. La Corte ha rigettato la richiesta di rinvio del difensore per legittimo impedimento. Il fatto è accaduto oggi, venerdì 14 gennaio. A segnalarlo è lo stesso difensore, l’avvocato Furio Artoni, impegnato anche sul fronte politico a Luino e sostenitore di “no area Green pass”.

Nessun rinvio

«L’imputato non era presente in aula e prima che il giudice ne decretasse l’assenza  il difensore ha chiesto venisse riconosciuto all’imputato l’assenza per legittimo impedimento a causa del mancato possesso  dell’imputato di mezzi propri e la contemporanea assenza di un green pass,  che materialmente rendeva difficoltoso giungere da Gallarate a Varese – spiega Artoni – Il Pm si è opposto tenacemente e il giudice dopo essersi ritirato per circa venti minuti in camera di consiglio, ha respinto l’eccezione ritenendo valido l’interesse di salute pubblica e la circostanza che l’imputato potrebbe munirsi di green pass».

«Pertanto non è stato ammesso il rinvio, la questione sollevata potrebbe però far nascere anche una serie di altri interventi da parte dell’avvocatura, non dimentichiamo che il presidente dell’ordine degli avvocati di Milano si è pronunciato in modo sfavorevole contro il decreto legge che esenta le parti e i testimoni per accedere al Tribunale del GP mentre lo obbliga per gli avvocati e per i dipendenti del Tribunale – prosegue Artoni –  Anche altra parte di giuristi si è schierata contro questo decreto legge come lo Studio CAtaldi, testata on line, piuttosto seguita dagli operatori del diritto, che ha ritenuto il nuovo decreto legge relativo all’obbligo vaccinale  in violazione dei diritti alla persona Che questa di Varese sia l’inizio di una serie di eccezioni contro questo decreto legge che non ha mancato di generare qualche dubbio all’interno dell’avvocatura?»