Varese, in viale Borri il centro vaccinale territoriale di ASST: 550 iniezioni al giorno

VARESE – Nell’ospedale più colpito dalla seconda ondata del Covid, è pronto per aprire il centro vaccinale territoriale: da domani, venerdì 8 gennaio, in viale Borri entra nel vivo la campagna, che porterà l’ASST Sette Laghi «a somministrare più di 550 vaccinazioni al giorno – annuncia il direttore sociosanitario Ivan Mazzoleni – un numero importante, che ci permetterà di completare in fretta la copertura del personale sanitario. E si parte anche nelle RSA, prima il Molina, poi tutte le altre». Sottolinea l’«orgoglio per la grande dimostrazione di professionalità ed efficienza offerta dalla nostra azienda» il direttore generale dell’ASST Sette Laghi Gianni Bonelli.

La macchina delle vaccinazioni

Dopo la giornata simbolo del 27 dicembre scorso, la macchina delle vaccinazioni si è messa in moto immediatamente a Varese: il 30 dicembre alle 9 sono arrivate le prime dosi e alle 15 nei tre ambulatori al secondo piano del Padiglione Centrale si è iniziato a somministrarle, grazie al lavoro di una task force dedicata, coordinata dal dottor Ivan Sternativo, che ha permesso in pochi giorni di comporre il complessissimo puzzle. Complessissimo, perché non si tratta solo di inoculare il prezioso farmaco, ma di pianificare nel dettaglio la somministrazione per evitare che anche solo una dose, scongelata, diluita, approntata  e utilizzabile solo per le sei ore successive, vada sprecata.

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La pianificazione delle dosi

Ogni giorno la dottoressa Raffaella Cavi, Responsabile della Farmacia, riceve le indicazioni dall’équipe medica dedicata ai vaccini, coordinata dalla dottoressa Augusta Diani, Responsabile della struttura Vaccinazioni aziendale, e prepara i flaconcini per le vaccinazioni dell’indomani: ogni flaconcino, sei dosi. E quindi ogni giorno, Epifania e domeniche comprese, in ognuna delle sedi vaccinali attivate ad  hoc bisogna somministrare il vaccino in un numero che sia sempre multiplo di sei: 102 vaccinazioni al giorno a Tradate, altrettante sul Verbano, dove si vaccina a rotazione a Cittiglio, Luino e Angera. Almeno 250 a Varese, fino a domani, venerdì 8 gennaio, quando sarà attivo anche il Punto vaccinale territoriale nella sede affacciata su viale Borri che, da solo, con 5 équipe in servizio, vaccinerà più di 250 persone in più al giorno, prevalentemente operatori sanitari esterni all’Azienda, come i Medici di base, i Pediatri di Libera Scelta e i Volontari delle Associazioni assistenziali.

La struttura che fissa l’agenda

«La chiamiamo per fissare l’appuntamento per la vaccinazione anti-Covid». Con queste parole, da dieci giorni, gli infermieri della centrale di Case management dell’ASST Sette Laghi stanno invitando gli operatori sanitari ad aderire alla campagna vaccinale. Ci sono quattro persone dedicate a programmare le vaccinazioni, più altre quattro a rotazione provenienti da altri settori della Direzione Assistenziale delle Professioni Sanitarie e Sociali (DAPSS), diretta dalla dottoressa Rita Patrizia Tomasin, oltre ai volontari della Croce Rossa disposti a dare supporto. Per dodici ore al giorno, da ormai dieci giorni a questa parte, sono attaccati alla cornetta ripetendo quella frase.

L’entusiasmo dei “convocati”

All’altro capo del filo, quelle poche parole suscitano generalmente «un ventaglio di emozioni», come rivela una nota dell’ASST Sette Laghi. «Denominatore comune è l’entusiasmo di chi dichiara che non vedeva l’ora di riceverla, quella telefonata, da quando la notizia della disponibilità del vaccino era stata annunciata. “Ditemi dove, che arrivo subito!” si sentono spesso dire le infermiere che scorrono l’elenco composto da migliaia di nomi». «Ricordo un’operatrice delle rianimazioni che non è riuscita a trattenere i singhiozzi – racconta Irene Banfi, referente della Centrale di Case Management – non credeva che quel momento fosse davvero arrivato e mi ringraziava per l’opportunità che le veniva offerta».

La risposta dei medici di base

Dal 24 dicembre scorso, l’ASST Sette Laghi ha messo a disposizione una piattaforma online a cui accedere per esprimere la propria volontà di vaccinarsi per tutto il personale in servizio nelle sue oltre cinquanta sedi sparse sul territorio, ma anche per tutti gli operatori sanitari esterni all’Azienda e in servizio su quello stesso territorio che va dal confine svizzero a Sesto Calende, dal lago Maggiore al Ceresio. In pochi giorni, in tantissimi hanno risposto presente. Anche tra i medici di medicina generale: «Ad oggi non abbiamo avuto problemi nel fissare gli appuntamenti – rivela Antonio Maria Staffa, Responsabile DAPSS per i Percorsi dei pazienti cronici – la data proposta, che è quasi sempre molto ravvicinata rispetto alla telefonata, viene accettata senza problemi. Ovviamente cerchiamo di proporre appuntamenti compatibili con i turni di servizio. Questa disponibilità è fondamentale»

La situazione nell’hub Covid

Sono ancora più di 300 i pazienti Covid ospitati nell’hub del Circolo di Varese. Sono stati 2.400 dal 12 ottobre scorso. E la terribile seconda ondata «non è ancora finita». Ma l’arrivo del vaccino ha riportato fiducia: «Non vedevamo l’ora che giungesse questo momento – ammette Cinzia Gambarini, direttore della Pneumologia, uno dei reparti più coinvolti nella gestione di questa emergenza, anche lei chiamata a ricevere il vaccino – iniziamo a vedere la luce, ora, dopo tutta la sofferenza con cui abbiamo dovuto convivere in questi mesi».

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