Insubria sempre più internazionale: il console di Lugano all’Erasmus day

varese insubria erasmus gabrielemeucci
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VARESE – Il duro periodo della pandemia non ha spento l’entusiasmo degli studenti, pronti più che mai ad intraprendere la straordinaria esperienza dell’Erasmus. Nel caso dell’Università Insubria, più di 200 studenti – in presenza e a distanza – hanno partecipato oggi all’incontro informativo sulle numerose opportunità di mobilità internazionale, di studio e di tirocinio. L’appuntamento è stato organizzato dal professor Giorgio Zamperetti, delegato del Rettore all’internazionalizzazione. Ospite speciale di questa edizione Gabriele Meucci, console generale d’Italia a Lugano, che prima dell’evento ha incontrato il Rettore Angelo Tagliabue. Presente all’incontro anche Maria Postiglione dell’area formazione di Confindustria Varese, che ha evidenziato l’importanza fondamentale dell’aspetto della globalizzazione nelle aziende. L’Erasmus svolge un’importante funzione in ambito lavorativo: un’esperienza all’estero rende infatti più appetibile la candidatura per un posto di lavoro, rispetto a quella di chi non ha mai svolto un’esperienza di questo tipo.

L’impegno dell’Università Insubria

Gli aiuti economici dell’Insubria sono tra i più alti in Italia grazie all’introduzione del nuovo contributo integrativo Top up. L’ateneo ospita ad oggi 159 studenti provenienti dall’estero, mentre sono 350 gli studenti dell’università che hanno aderito ai bandi Erasmus+ Studio e Traineeship e Double Degree. «L’Erasmus è un fenomeno che ho visto crescere velocemente in Europa – ha spiegato il console Gabriele Meucci agli studenti – vi invito a partire per acquisire gli strumenti per comprendere la realtà che vi circonda, migliorando la capacità di comunicazione tra gli esseri umani. L’Erasmus permette di vivere il Paese, la sua realtà sociale, politica ed economica»

Le testimonianze degli studenti ex Erasmus

Durante l’incontro è stato dato spazio anche a un momento per le preziose testimonianze degli studenti ex Erasmus che hanno invitato a partire mettendo da parte i timori. «Non si tratta di una semplice esperienza accademica, è un’esperienza di vita che ti permette di relazionare con gli abitanti del posto, un’esperienza trasversale che aiuta ad uscire dalla comfort zone».

varese insubria erasmus gabrielemeucci – MALPENSA24