Ipe, una comunità d’eccellenza: a Varese alta formazione per le imprese artigiane

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VARESE – Con il nuovo anno entra nella sua fase operativa IPE (acronimo di Imprese di Provata Eccellenza), percorso di alta formazione messo a punto per Confartigianato Varese dalla società di servizi Artser con il supporto della “scuola per le imprese” Versione Beta e presentato oggi, martedì 19 gennaio. Si comincia con il settore impiantisti elettrici, per estenderne poi la portata ai termoidraulici e, via via, strutturare un modello replicabile su tutti i comparti: l’obiettivo è non solo costruire in modo attivo il futuro del sistema economico, riguadagnando il terreno perduto durante la pandemia, ma anche una comunità per condividere esperienze e attivare nuove opportunità di business.

Costruire competenze con una formazione di qualità

Come ha spiegato Elena Ambrosoli, Chief Manager Marketing e Commerciale di Confartigianato Artser, «Ipe vuole costruire nuove competenze partendo da una formazione di qualità, maturata in anni di lavoro da Versione Beta e in 53 corsi tecnici effettuati solo negli ultimi tre anni, per un totale di 9.370 ore di formazione/allievo e 535 allievi totali». Competenze: parola chiave, perché «è proprio attraverso il saper fare e il conoscere che l’imprenditore può accrescere la propria reputazione in un mercato liquido, distinguendosi dai competitor, offrendo al cliente un servizio più completo e di altissimo valore e garantendosi infine nuove occasioni di lavoro».

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Aumentare la riconoscibilità del “Made in”

«L’ingresso nella comunità Ipe apre opportunità di dialogo, confronto, scambio e costruzione di nuovi business fondamentali in un momento di cambiamento importante come questo», ha continuato Ambrosoli. «Abbiamo deciso di investire tempo, risorse e professionalità nella promozione delle imprese e nel loro sviluppo per lanciare un messaggio di fiducia: Ipe muove dalla necessità di incrementare la riconoscibilità del “Made in”, e si concentra in questa prima fase sul settore degli impiantisti, elettrici e, a seguire, termoidraulici perché il settore casa è tra quelli che più di altri macinano novità, innovazione e necessità di aggiornamento continuo».

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Super ecobonus 110% e Recovery Fund

«Migliorare la presenza del mercato e la reputazione nei confronti del cliente, trovare un giusto equilibrio tra qualità e fatturato ed essere parte di un “sistema di matching”, dove la voce delle imprese diventa più forte e le chance di affari di amplia: questo – ha aggiunto Umberto Rega, responsabile formazione per le imprese di Confartigianato Artser – consente di preparare gli imprenditori e i loro collaboratori agli investimenti trainati dal super ecobonus 110%, prorogato al 2022, ma anche di lanciarli sulla scia del tanto che si dovrà, e potrà fare, una volta ottenute le risorse del Recovery Fund, che punta sulle politiche connesse alla sostenibilità ambientale e allo smart living».

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Il badge che certifica la formazione

«Da anni mi occupo di formazione ai ragazzi che si candidano a entrare nelle nostre aziende e comprendo che l’era di chi si “accontenta” è finita», ha spiegato Rocco Dabraio, componente del Gruppo Giovani di Confartigianato Varese e titolare della Impianti Elettrici Dabraio. «Dobbiamo fare di più, padroneggiare bene e con solidità le nuove tecnologie e dialogare. A chiedercelo sono i clienti che impiegano il tempo di un clic per trovare qualcuno con più qualifiche e maggior know how». Ecco perché, ha rilevato Rega, «è stato strutturato un sistema in grado di certificare la formazione e le competenze sviluppate al termine dei percorsi scelti. Si tratta del badge Ipe, con il QR code collegato al registro online delle Ipe, che permetterà alle aziende di essere riconosciute e identificate come eccellenti».

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Il test finale di verifica

Attraverso Ipe l’impresa ottiene competenze tecniche di alto livello, grazie all’esperienza di Versione Beta nell’ambito della formazione e alla partnership di società leader di settore: le attività potenzialmente interessate, nei territori di Varese e della Lomellina, sono più di 1900. Al termine dei corsi sarà obbligatorio un test finale sotto la supervisione di un tecnico qualificato. «Distinguersi sul mercato, in un mercato liquido come quello attuale, non solo si può, ma si deve», ha confermato Stefano Comida, esponente del Gruppo Giovani di Confartigianato Varese e titolare della Cbs Serramenti e Infissi. «Lo si può fare incrementando le proprie competenze e, al contempo, attivando nuovi canali di comunicazione con i potenziali clienti, ai quali mostrare cosa si sa fare, come distinguere la qualità dall’improvvisazione e spiegando nel dettaglio le soluzioni più adatte alle proprie esigenze».

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