A Varese Italia Viva – Azione presentano i candidati: «Agenda Draghi per ripartire»

I candidati a Camera e Senato del Terzo Polo

VARESE – Parte in quinta il terzo polo che, nel primo fine settimana di campagna elettorale, chiama a raccolta militanti e simpatizzanti di Italia viva e Azione e presenta la squadra territoriale di candidati alla Camera e al Senato. E lo fa al Globe Cafè di via Sacco, locale molto frequentato dalla politica varesina (Palazzo Estense è a due passi) e dai giovani studenti varesini e non. Un locale smart, insomma, come la presentazione orchestrata da Maria Chiara Gadda, numero uno del terzo polo in provincia di Varese.

Il progetto politico

C’era parecchia gente questa mattina (sabato 27 agosto) alla presentazione dei candidati a Camera e Senato di Italia Viva e Azione. Tutti presenti gli uomini e le donne in lista, i quali hanno messo sul tavolo i propri i temi del programma di coalizione e come intendono portarli avanti anche a livello territoriale. Tempi stretti per i tanti interventi e poco spazio ai liturgici e ormai vuoti convenevoli della politica. E quindi c’è chi ha parlato di politiche ambientali, della necessità di mettere in campo risposte concrete per frenare i costi del gas, di scuola, di giovani e delle loro necessità, ma anche di dare sempre più forza al polo moderato, riformista, popolare e liberale.

«Un progetto politico – ha esordito Maria Chiara Gadda, capolista nel listino del proporzionale alla Camera dei deputati – che ha quale obiettivo di costruire la casa dei moderati. Un progetto politiche cha ha quale punto di riferimento l’agenda Draghi, ovvero risposte concrete ai problemi contingenti. Con la caduta del governo abbiamo perso credibilità sui mercati mondiali nel momento in cui occorreva mettere in campo risposte all’andamento folle dei costi del gas».

I candidati

E’ stata Giusy Versace, capolista al Senato, ex forza Italia atleta paralimpica e da sempre impegnata sulle tematiche della disabilità ad aprire le presentazioni dei candidati: «Ho trovato gente motivata che ama fare squadra e continuerò a occuparmi di sport». Presenta anche uno degli esponenti di punta di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, già sottosegretario durante i governo Renzi e Gentiloni, ha poi lavorato alla Farnesina quando il premier era Conte e si è occupato di Made in Italy, oltre ad essersi occupato di enti locali dal Viminale con il governo Draghi. «Questo progetto politico si differenzia da chi cerca voti dispensando terrore e da chi invece dispensa assistenzialismo».

E Mauro Del Barba, parlamentare che si occupa e si occuperà di progetti di sostenibilità: «Noi non siamo uniti da un traguardo elettorale, ma da un progetto comune che queste elezioni ci hanno dato l’opportunità di mettere in campo in maniera unitaria. Anche se, noi siamo stati i primi sostenitori del governo Draghi e del fatto che non avrebbe dovuto cadere».

Carlo Alberto Coletto, candidato sindaco alle ultime amministrative di Varese ha ricordato che «il terzo polo è l’approdo naturale dei due partiti che hanno dato vita all’alleanza. L’abbiamo già sperimentato con successo alle amministrative di Roma sostenendo Calenda sindaco e ottennendo un ottimo 20%. Il nostro programma non guarda ai prossimi tre mesi, ma al medio lungo termine perché solo così si ha visione politica e si puo costruire un futuro migliore del nostro paese».

Farioli “stuzzica” la Meloni

L’esordio di Gigi Farioli è una stoccata ironica a Giorgia Meloni che strappa il sorrido ma fa capire in maniera immediata le differenze. «Potrei iniziare col dire: Io sono Gigi, non sono madre, sono cristiano e sono un uomo. Oggi, il nostro è il battesimo di un progetto politico che cocoerenza ho sognato di perseguire da oltre un anno. Siamo il terzo polo, anzi il polo nuovo che risponde alle esigenze dell’italia migliore».

Professioni al servizio del progetto

Guido Bonoldi, consigliere comunale eletto con Lavoriamo per Varese (declinazione varesina di Italia Viva) è partito dalla sua professione: «Sono medico, ho lavorato 13 anni all’estero con un progetto di cooperazione internazionale. Sono stato presidente del Molina e sono volontario all’opera San Francesco. I temi che porto avanti sono legati a sanità, assitenza, valorizzazione del terzo settore e accoglienza degli immigrati. Quindi, non ditemi, per favore, “prima gli italiani”.

Così come la gallaratese Sonia Serati, docente: «Sono onorata di condividere le idee del programma del polo liberale in un periodo difficile per la politica e in cui c’è molta diffidenza. Ma essere cittadini è prima di tutto un dovere. E sono qui per portare avanti un percorso che iniziato a intraprendere tre anni fa. Un percorso che non ha paura di parlare anche di disciplina, di sicurezza, di rispetto degli altri».

E la ricercatrice Monica Colombo, che conta esperienza in centri ricerca italiani ed europee: «Mi considerano italiana, ma anche europea. Molti miei colleghi hanno avuto possibilità di fare esperienza all’estero: e molti sono rimasti a vivere nei Paesi dove hanno fatto ricerca. Per questo dico che dobbiamo costruire un paese per cui andare all’estero sia scelta e non un obbligo».

Ha chiuso Angelo Leva: «Il mio modello di politica è quello che guarda prima di tutto alle persone e cerca di rispondere alle loro esigenze. In una parola l’Agenda Draghi. Per questo mi Maria Chiara Gadda e Giuseppe Licata mi hanno chiamato e proposto di mettermi a disposizione ho accettato con entusiasmo».