Filmstudio 90, Nadia Kibout racconta a Varese l’attualità di “L’afide e la formica”

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VARESE – «“L’afide e la formica” di Mario Vitale parla soprattutto dell’inclusione e, per l’età adolescenziale della protagonista, anche del rapporto tra genitori e figli. Ma in realtà tocca molte più tematiche: penso che qualsiasi spettatore potrà in qualche modo rispecchiarsi nelle varie situazioni narrate». L’attrice Nadia Kibout, che interpreta Amina, madre della giovane Fatima, sarà a Varese domani, venerdì 19 novembre, alla prima proiezione del film, alle 21, alla sala Filmstudio 90 di via De Cristoforis. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con Africa&Sport nell’ambito di “Un posto nel mondo – Percorsi di cinema e documentazione sociale”, proporrà ancora la visione della pellicola, che nel cast ha Giuseppe Fiorello, Cristina Parku e Valentina Lodovini, sabato 20 alle 18.30 e domenica 21 alle 21.

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La pandemia e la magia del fare cinema

«L’afide e la formica” tratta diversi argomenti d’attualità guardando in particolare ai giovani, dalla ricerca della propria identità e le difficoltà dell’amore alla religione e l’integrazione», ha spiegato Kibout. «Tanti spettatori potranno riconoscersi in quest’opera, sia da un punto di vista maschile che femminile: mi auguro che susciti dibattito». Come ha raccontato l’attrice e regista francese, che ha recitato nella serie tv “Nero a metà”, quello di Vitale è stato il suo primo film durante la pandemia: «È stato strano. Però, malgrado tutte le misure di sicurezza e le regole da rispettare come, per esempio, il distanziamento, non ha tolto la magia del fare cinema. All’inizio avevo un po’ paura ma poi tutti sono stati molto bravi e partecipi nel lavorare; anzi, forse ancora di più per andare oltre a tutte le restrizioni che avevamo. Abbiamo creato una bellissima atmosfera in quella che, tra l’altro, è stata l’opera prima del regista: nell’affrontare la sua realizzazione è stato molto coraggioso. E il produttore Luca Marino ha fatto veramente i salti mortali per farci lavorare al meglio. Mi porto dentro una bella esperienza umana, e un senso di gratitudine e di fortuna».

La trama

Il film racconta la storia di Fatima (Cristina Parku), una sedicenne che indossa il velo, come la sua cultura prevede e come sua madre le impone. È nata in Calabria da genitori musulmani ed è una ragazzina sveglia; dopo la loro separazione arriva in città e in una scuola nuova. Si sente costantemente fuori posto ma le viene data un’opportunità di riscatto quando il suo insegnante di ginnastica, Michele Scimone (Giuseppe Fiorello), distribuisce in aula un volantino per l’iscrizione alla maratona di Sant’Antonio. Per lei correre è importante perché correre vuol dire scappare. Michele, però, non la prende sul serio a causa del velo. L’uomo ha un pessimo carattere e parecchi pregiudizi. Ma un giorno cambia idea perché assiste a una discussione fra Fatima e un gruppo di ragazzi più grandi. La sua determinazione lo colpisce e decide di prepararla per la maratona. Il rapporto tra i due si fa sempre più simbiotico e questo dà a entrambi la forza di affrontare i propri limiti.

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“Bismillah” ha vinto il David di Donatello 2018

Prima de “L’afide e la formica” verrà proiettato “Bismillah” di Alessandro Grande, vincitore del David di Donatello 2018 come miglior cortometraggio italiano e sempre prodotto da Indaco Film. Protagonista del filmato è Samira: tunisina, ha dieci anni e vive illegalmente in Italia con suo padre, e suo fratello che di anni ne ha diciassette. Una notte si troverà ad affrontare da sola un problema più grande di lei.
L’ingresso alla sala di Filmstudio 90 è riservato ai soci: il costo del biglietto per i giorni feriali è di 5 euro e per i giorni festivi e prefestivi di 6 euro (per under 25 riduzione a 3 euro). Per coloro che sono già iscritti è possibile rinnovare direttamente la tessera prima dello spettacolo. Chi non è socio potrà compilare il form presente alla pagina “tesseramento” sul sito dell’associazione almeno 24 ore prima delle iniziative a cui vuole partecipare oppure presentarsi nei suoi uffici (via De Cristoforis 5) in orario lavorativo.

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