Varese, affaire La Quiete: si torna in tribunale. Buco da 13 milioni

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VARESE – Undici anni dopo l’inizio delle indagini il caso La Quiete torna in Tribunale a Varese. Davanti al gup Alessandro Chionna compariranno, il prossimo 13 dicembre, cinque imputati (invece degli undici iniziali): Sandro Polita, assistito dall’avvocato Ivano Chiesa, che da sempre ha rigettato le accuse parlando di un complotto ordito ai suoi danni, il fratello Antonello, Bruno Pozzi, assistito dagli avvocati Corrado Viazzo e Vera Dall’Osto, oltre a due imputati “minori” con posizioni molto marginali rispetto a quelle contestate ai primi tre.

I conti al vaglio

I capi di imputazione, nel frattempo, sono stati di molto ridotti a causa delle varie prescrizioni: restano in piedi alcuni episodi di presunta bancarotta fraudolenta. Lo stato passivo del gruppo è stato stimato, dal pubblico ministero Luca Petrucci, intorno ai 40milioni di euro con un buco presunto di circa 13 milioni di euro. I coinvolti negano di fatto ogni addebito. Il 13 dicembre, dopo un primo rinvio dell’udienza dovuto a vizi di notifica, l’udienza preliminare entrerà nel vivo dopo che il primo processo venne di fatto annullato.

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