Varese, marito padrone condannato a 2 anni e 8 mesi. Fine di un incubo durato 10 anni

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VARESE – Maltrattata fisicamente e psicologicamente per dieci anni: oggi per il “marito padrone” è arrivata la condanna a 2 anni e 8 mesi con danno alla vittima da quantificarsi in sede civile. E’ un lungo incubo quello al quale la sentenza di primo grado pronunciata oggi, giovedì 22 settembre, dai giudici del Tribunale di Varese ha posto fine. La vittima ha avuto giustizia.

Maltrattamenti fisici e psicologici

La donna aveva deciso di dire basta nel 2017 quando trovò la forza e il coraggio di denunciare l’ex marito oggi 49enne. Stando a quanto raccontato in aula dalla stessa vittima sino a quando la coppia era rimasta a vivere in Sicilia il 49enne era rimasto tranquillo. Dopo il trasferimento in provincia di Varese e l’inizio del lavoro della donna in Autogrill erano iniziati gli abusi. L’uomo si era rivelato di una gelosia folle tanto da passare le giornate a sorvegliare la moglie sul posto di lavoro affinché lei non potesse socializzare con i colleghi.

Gelosia ossessiva

Le pretese di rapporti sessuali erano continue; la donna addirittura veniva sottoposta a perquisizioni nelle zone intime da parte del consorte a caccia di eventuali segni di tradimento. I maltrattamenti spesso avvenivano anche davanti ai tre figli, uno dei quali si è costituito parte civile nel processo. Nel 2017 lo choc assoluto: la vittima aveva visto, con la coda dell’occhio, l’ormai ex marito che cercava di avere un rapporto orale con il cane di famiglia. La denuncia, il processo e oggi la condanna per la sola accusa di maltrattamenti. Il capo di imputazione relativo alla violenza sessuale è invece caduto.

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