
VARESE – «I parcheggi per i dipendenti dell’ospedale Del Ponte? Argomento elettorale agitato da un candidato sindacale. Tanto che la questione è stata derubricata il giorno in cui si sono chiuse le urne per il rinnovo della Rsu». La questione, ammesso che sia stata davvero derubricata, viene riportata alla ribalta dal segretario del Partito democratico di Varese Luca Carignola. «Per fare un po’ di cronistoria della faccenda e chiarezza sulle responsabilità politiche», precisa il dem. A Carignola replica poi la Lega, con una nota firmata dal commissario cittadino Marco Bordonaro.
La ricostruzione del Pd
Era il 5 novembre 2010, quando durante una Commissione consiliare urbanistica i commissari di opposizione chiedevano conto della mancata previsione di un posteggio interrato per i dipendenti, avendo come risposta che il posteggio si sarebbe potuto fare se il committente, ovvero Regione Lombardia, lo avesse chiesto e che sarebbe costato meno di quello previsto sotto Villa Augusta.
In quella Commissione si parlò di poco più di 2 milioni di euro, a carico della Regione, mentre il posteggio sotto Villa Augusta aveva una previsione di circa 3,5 milioni, a carico di Provincia e Comune di Varese. La maggioranza di centrodestra, sindaco Fontana, approvò il progetto, senza i posti auto necessari e rilanciando sul parcheggio sotto il parco di Villa Augusta, togliendo il problema al presidente della Regione Roberto Formigoni.
La raccolta firme
Contro questo scempio ambientale furono allora raccolte 2000 firme e, nel novembre 2011, l’opposizione del PD avanzò diverse proposte, da un silo nell’area sotto il campo da rugby o anche sotto il campo dell’oratorio di Giubiano, con una struttura prefabbricata da 100 posti, attrezzabile in 3 mesi; alla convenzione col parcheggio delle FFSS, collegabile con una struttura metallica all’ospedale, fino al progetto sull’area adiacente la stazione, fra via Del Ponte e via Bixio.
Dopo due anni, nel giugno 2013, senza che le alternative proposte fossero prese in considerazione dall’amministrazione del sindaco Fontana, l’allora vicesindaco Carlo Baroni diceva che il posteggio sotto il parco rimaneva la loro scelta, ma che non poteva essere messo in cantiere perché il Comune era vincolato dal patto di stabilità finanziaria e che l’amministrazione aveva altre priorità.
Al di là dell’evitato scempio, comunque era evidente che il problema del posteggio dei dipendenti non era fra le priorità della giunta di Lega e centrodestra e venivano evitate al nuovo governatore Roberto Maroni.
Quel che non ha fatto il centrodestra
Si arrivò all’aprile del 2014 quando Baroni e Binelli, assessore all’Urbanistica, a fronte della realizzazione del progetto privato sull’area dell’ex Ferrhotel, dove oggi sorge il nuovo autosilo privato, annunciavano la rinuncia a quello sotto Villa Augusta, accogliendo di fatto quanto proposto dal PD tre anni prima e ammettendo che, dal loro punto di vista, questo intervento avrebbe risolto la questione.
Da quel momento la giunta Fontana non si pose il problema dei posti auto e del loro costo, scaricando tutto sulle spalle della nuova amministrazione che cancellò il progetto di Villa Augusta e contribuì alla realizzazione della nuova struttura
Come PD non abbiamo dubbi sul fatto che i dipendenti dell’Ospedale del Ponte e della struttura di via Monte Rosa abbiano diritto allo stesso trattamento dei dipendenti dell’Ospedale di Circolo, che pagano solo 15 euro nella struttura annessa all’ospedale, e non abbiamo dubbi sul fatto che la responsabilità di trovare una soluzione soddisfacente sia in capo alla sanità regionale attraverso le sue strutture territoriali, verso cui dovrebbe indirizzarsi la vertenzialità sindacale.
Chiedere oggi conto alla Giunta Galimberti, come fanno certi esponenti sindacali sostenuti da Lega e centrodestra, volutamente dimentichi delle loro responsabilità, è continuare in un balletto che dura da troppo tempo.
L’attacco al sindacato
Come risulta ridicolo da parte del sindacato Fials chiedere al Consigliere comunale Monti (anche consigliere regionale e presidente della commissione sanità) di chiedere al Comune di chiedere alla Provincia per avere una riduzione sul costo del posteggio di Casbeno proprietà della Provincia, governata da Lega e centrodestra.
Una ripetizione di quanto accaduto all’Ospedale del Ponte: la Regione decide spostamenti strutturali e non si pone il problema della logistica dei dipendenti, scaricandolo attraverso gli esponenti politici locali di Lega e centrodestra sul Comune, non coinvolto preventivamente nelle scelte. Il Comune di Varese propone abbonamenti sulle strisce blu, a tutti i lavoratori di tutte le categorie, a 45 euro al mese, con abbonamenti semestrali e annuali, ha messo in campo il sistema park&bus e ha già garantito la propria disponibilità a sensibilizzare Asst a farsi carico delle legittime richieste dei dipendenti, così come avviene per ogni datore di lavoro; altro non può essere preteso da chi, anche in questo campo, dimostra di non saper gestire in tutti i suoi aspetti il sistema sanitario lombardo.
La replica del commissario leghista Bordonaro
L’organizzazione dei parcheggi a Varese fa acqua da tutte le parti e l’amministrazione comunale cosa fa? Continua con lo scaricabarile e con le posizioni ideologiche. Chiediamo al PD, partito che dovrebbe governare la città, di trovare soluzioni e di risparmiare le parole al vento.
L’accesso e la valorizzazione dell’Ospedale pediatrico Del Ponte dovrebbero essere delle priorità nell’agenda politica comunale, così come facilitare la vita di chi vi lavora. È un peccato che il sindaco e la giunta comunale del Partito Democratico non siano di questo avviso.
Questo problema non riguarda solo l’ospedale Del Ponte, come denuncia opportunamente da tempo il consigliere comunale e regionale, Emanuele Monti, ma è ormai esteso a tutta la città.
Le cause? Continuare a togliere stalli di sosta, invece di crearne di nuovi, e rendere a pagamento i pochi spazi rimasti. Siamo di fronte all’ennesima follia di una Giunta schiava di posizione ideologiche, con l’obiettivo deliberato di obbligare tutti i cittadini a rivedere le proprie esigenze di mobilità in virtù di queste idee strampalate.
Chiediamo a Galimberti di capire che anche i parcheggi sono infrastrutture e come tali vanno trattati: questa è l’unica soluzione. Siamo al punto di rottura e i dipendenti dell’ospedale Del Ponte hanno già manifestato il proprio disappunto nei confronti dell’amministrazione comunale ma non sono i soli: da anni tutta la città gli chiede conto di questo annoso problema che rischia di soffocare la città.