Processo Monte Paschi, la banca condannata a risarcire più di 40 varesotti

monte paschi siena

VARESE – Processo Monte Paschi di Siena: pene pesantissime con riconoscimento per le vittime ad essere risarcite. E sono oltre 40 i residenti in provincia di Varese che oggi possono concretamente sperare di recuperare quanto perso a causa di speculazioni definite dalla sentenza di primo grado illegittime nei confronti di azionisti e piccoli risparmiatori.

Condanne superiori ai 7 anni

Il tribunale di Milano ha condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere Giuseppe Mussari, a 7 anni e 3 mesi Antonio Vigni e a 4 anni e 8 mesi Gian Luca Baldassarri, ex vertici di Monte dei Paschi di Siena tra gli imputati per le presunte irregolarità nelle operazioni effettuate dalla banca senese tra il 2008 e il 2012 per coprire le perdite dovute all’acquisizione di Antonveneta. I giudici hanno anche condannato Daniele Pirondini, ex direttore finanziario di Rocca Salimbeni, a 5 anni e 3 mesi. In tutto si erano costituite in giudizio 1.300 parti civili. Di queste, 44, erano varesini e varesotti protagonisti di una tenace class action portata avanti con successo dal Movimento Consumatori Varese. «Siamo riusciti a raggiungere un accordo in fase processuale con Deutsche Bank AG e Nomura che hanno già risarcito le parti civili», spiega Gianluca Franchi, presidente dell’associazione varesina di tutela dei consumatori. Questo significa che due dei colossi bancari e della finanza individuate quali responsabili civili nei confronti dei danneggiati hanno già versato un risarcimento.

Vittoria dei piccoli risparmiatori

In gioco restava Monte Paschi di Siena, più antica banca del mondo ancora in attività. La sentenza pronunciata l’altro ieri, venerdì 8 novembre dai magistrati milanesi «Condanna MPS anche al risarcimento dei danneggiati – continua Franchi – Danno da definirsi in sede civile. Questa è una sentenza importante, fondamentale, che rappresenta la robusta architrave che andrà a sorreggere l’azione civilistica».  C’è infatti una sentenza che condanna, seppur in primo grado, MPS  a lenire le pene economiche somministrate ad ignari risparmiatore. Non parliamo di milionari o avventurieri ma «Nella maggior parte di piccoli risparmiatori che una speculazione promossa come assolutamente sicura hanno perso chi i risparmi messi da parte per potersi godere la pensione oppure il Tfr. Per questo davvero questa decisione è importante: è Davide che, alla fine, ha ragione, ancora una volta, su Golia. E’ stata fatta giustizia». Il Movimento Consumatori Varese, negli anni, ha concluso con successo numerose class action, Parmalat e Cirio per citare le più ampie, ed è a disposizione gratuitamente di tutti i cittadini per consulenze o patrocini.

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