Diamanti sovrastimati, il Movimento Consumatori al fianco dei varesini truffati

tribunale milano

VARESE – Diamanti «Truffaldinamente venduti» il cui valore si aggirava «Tra il 30 e il 50% del prezzo pagato» dai clienti e «in taluni casi era solo il 20%». Così scrivono i pm milanesi che, a febbraio, hanno portato alla luce una presunta truffa da 700milioni di euro che ha coinvolto 5 istituti di credito danneggiando centinaia di investitori. Tra questi anche molti vip, uno su tutti Vasco Rossi, rimasti vittime di quello che gli inquirenti stessi descrivono come un maxi raggiro.

Tra le presunte vittime molti Vip

Molti vip, ma anche molti comuni risparmiatori che si sono sentiti proporre l’acquisto di quei diamanti «Sovrastimati, proposti – scrivono i magistrati – Non come gioielli, ma come vero e proprio investimento sicuro per il futuro». Tra i risparmiatori caduti nella presunta rete dei bancari ci sarebbero anche dei varesini. Ed è a loro che si rivolge Gianluca Franchi, presidente del Movimento Consumatori Varese, da poco succeduto a Barbara Cirivello, che ha guidato la realtà varesina per 16 anni diventandone l’anima. «Chiunque sia rimasto coinvolto in questa vicenda – spiega Franchi – Può rivolgersi a noi. Siamo a disposizione dei consumatori e dei risparmiatori per offrire, gratuitamente, una consulenza e dare indicazioni precise su come muoversi per essere risarciti». Il Movimento Consumatori Varese, in passato, ha già portato avanti vere e proprie class action al fianco dei risparmiatori rimasti coinvolti, ad esempio, nei crack di Cirio e Parmalat, giusto per citare gli episodi più eclatanti.

Movimento Consumatori pronto a dare assistenza

In quest’ultimo caso i clienti raggirati sarebbero stati indotti «in errore» con il «contributo determinante dei consulenti finanziari o dei direttori delle filiali» di cui «da anni» si fidavano, scrivono i pm negli atti di indagine. I clienti hanno spiegato che erano i dipendenti degli istituti bancari a proporre loro «di acquistare i diamanti, fornendo una serie di informazione false», chiariscono gli inquirenti, «e fuorvianti sulla natura e sulle caratteristiche dell’investimento». L’acquisto dei diamanti «veniva proposto, a volte in modo insistente, occupandosi il bancario in prima persona» delle trattative. In alcuni casi, poi, è emerso che «sono stati i funzionari delle banche a contattare direttamente» i clienti per «indurli a investire» nelle pietre preziose, anche spingendoli a spostare fondi da investimenti già in corso. «Siamo a disposizione di chiunque sia stato coinvolto in questa vicenda – conclude Franchi – Al fianco dei consumatori danneggiati come sempre da tanti anni a questa parte». Per informazioni contattare il numero della sezione varesina del Movimento Consumatori 0332.810569.

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