Varese, rapina alle stazioni: calci e pugni a un disoccupato per 70 euro. A processo

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VARESE – Calci e sberle per farsi consegnare cellulare e 70 euro in contanti. Oggi il Gup di Varese Anna Giorgetti ha rinviato entrambi a giudizio. Lui, 44 anni, volto noto alle forze di polizia, che bazzica la zona delle stazioni varesine, lei, 40 anni compiuti oggi e “festeggiati” con la prospettiva di un processo per rapina davanti. Per lui, dopo l’arresto per la violenta aggressione, si sono spalancate le porte del carcere dove è tuttora detenuto.

Il terzo complice

I fatti risalgono al giugno dell’anno scorso. La vittima, un disoccupato con reddito di cittadinanza, è stata aggredita dal 44enne insieme ad un terzo complice al momento non ancora identificato. E’ proprio quest’ultimo, il Mister della situazione, che aggredisce la vittima strappandogli il cellulare con la scusa di dover fare una telefonata salvo poi gridargli: “Vuoi vedere che il cellulare non te lo ridò più? Vuoi vedere che ti do uno schiaffo?” accompagnando quest’ultima minaccia con una poderosa sberla al volto del malcapitato.

Picchiato sino a svenire

A quel punto è arrivata l’aggressione vera e propria con pugni prima e calci poi, quando la vittima si è accasciata a terra sino a perdere i sensi. Il tutto per riuscire a sfilare dalla tasca dei pantaloni dell’aggredito una banconota da 50 euro e il portafoglio che ne conteneva altri 20 oltre ad alcune tessere poi ritrovate nelle disponibilità della neo 40enne.

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