Varese, Roberto Maroni piace agli alleati: «E’ una candidatura di alto profilo»

Da sinistra Giuseppe Taldone (Forza Italia) e Andrea Pellicini (Fratelli d'Italia)

VARESE – «Finalmente la Lega inizia a fare chiarezza sul nome del candidato. Fino a questo momento, infatti, non si capiva se sul tavolo c’era o non c’era il nome di Roberto Maroni. Ora sappiamo che c’è. Bene è un’ottima candidatura». E’ questo il primo commento del vice commissario di Forza Italia Giuseppe Taldone, dopo che Maroni ha rivelato che a chiedergli la disponibilità di correre a sindaco di Varese è stato Matteo Salvini in persona.

Girano troppi nomi.

«Se i vertici della Lega hanno chiesto a Roberto Maroni di scendere in campo credo sia un elemento importante da valutare – commenta Taldone – Che contribuisce a fare finalmente un po’ di chiarezza. Nelle ultime settimane, infatti, stavano girando un po’ troppi nomi. E se sul tavolo c’è ufficialmente il nome dell’ex ministro e governatore della Lombardia, il mio giudizio è che si tratta di un’ottima candidatura».

Taldone non ne fa una questione di bandiere partitiche: «Bisogna ragionare in ottica di coalizione. La Lega, in qualità di partito “più forte” in questo momento all’interno del centrodestra, ha il diritto di mettere il candidato. Se poi questo è l’ex primo ministro, che ha governato la Regione Lombardia e conta un elevato curriculum politico, dico che sono contento che a guidare la coalizione sia un uomo di questo livello. Davanti al quale, chi dice “no”, deve anche proporre un’alternativa altrettanto valida».

Il vice commissario provinciale dei berlusconiani poi sa bene che, dopo la “benedizione” deve arrivare anche l’investitura ufficiale da parte degli organi direttivi leghisti. Tanto che per la quadratura del cerchio rimanda tutto a dopo le elezioni del 20 e 21 settembre. Perché alla fine è lì, anche sulla base dei numeri che usciranno dall’urna in termini percentuali, che ci si siederà attorno a un tavolo per trovare i giusti equilibri. E, infatti, conclude: «Chiarito che il nocciolo non è il colore del partito, ma il peso e il valore del nome del candidato su cui fare tutta una serie di valutazioni, ora è bene concentraci sulle imminenti amministrative. Dove ci sono alcune situazioni particolari, non certo imputabili a noi di Forza Italia che abbiamo fatto di tutto per tenere insieme ovunque il centrodestra, bensì a questioni dovute più che altro alla mancanza di una visione più ampia. E solo a urne chiuse (e risultati certi sul tavolo ndr), poi inizieremo a ragionare sulle partite di Varese, Busto e Gallarate in programma l’anno prossimo».

La posizione di Fratelli d’Italia

Anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini (come del resto Taldone) non mette in discussione che sia la Lega a mettere sul tavolo il nome di chi sfiderà Davide Galimberti. Ma chi sarà: Bison o Maroni? «Sono due profili diversi. Conosco Barbara Bison e la stimo sia come avvocato, sia come persona. E con Roberto Maroni ho avuto modo di conoscerlo quando era lui ministro del Lavoro e io assessore alla stessa materia in Provincia a Villa Recalcati. E poi parla il suo curriculum personale in politica».

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