Passano da Varese le sfide dell’aerospazio tra innovazione, formazione e Olimpiadi

VARESE – In occasione del decennale di attività il Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (Ctna) ha organizzato un tour tra i distretti tecnologici regionali che lo compongono, con l’obiettivo di ripercorrere la storia dell’aerospazio italiano dalle origini ad oggi. Per la tappa lombarda, che vede protagonista il Lombardia Aerospace Cluster (Lac), è stata scelta Varese. Sullo sfondo le prospettive future, dall’innovazione alle nuove forme di mobilità. L’evento si è svolto nel pomeriggio di oggi, 5 luglio, alle Ville Ponti.

10 anni di storia

Il  25 settembre 2012 nasceva il Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio, interlocutore nazionale unico che aggrega tutti gli attori principali del sistema aerospaziale italiano: grandi, medie e piccole aziende, centri di ricerca, mondo accademico, istituzioni governative, agenzie e piattaforme nazionali, federazioni di categoria e distretti industriali e tecnologici aerospaziali regionali. Della sua storia ha parlato la presidente Cristina Leone. Sono 13 i distretti aderenti, tra cui appunto il Lombardia Aerospace Cluster, nato 3 anni prima nel 2009, che è stato tra i fondatori del cluster nazionale.

Tappa a Varese

Una storia incominciata da Varese su spinta di Univa e di otto imprese del settore. Non è un caso dunque che la tappa lombarda del tour di Ctna si svolga oggi proprio alle Ville Ponti. Un appuntamento a cui non è voluto mancare Fabrizio Sala, assessore a ricerca e innovazione di Regione Lombardia, che ha ricordato i numeri dell’aerospazio lombardo, che conta oltre 220 aziende e 19mila addetti per un fatturato del valore di quasi 6 miliardi. «Qui a Varese siamo nella capitale italiana dell’aerospazio – ha osservato – un settore in cui la Lombardia può fare la differenza, per questo noi abbiamo approntato il piano strategico triennale sulla ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico che ha anche l’aerospazio come uno dei temi fondamentali su cui investire».

Angelo Vallerani (Lac), Cristina Leone (Ctna), Fabrizio Sala (Assessore Reg. Lombardia)

Nuova mobilità per le Olimpiadi

Tra gli interventi del pomeriggio anche quello di Angelo Vallerani, presidente del Lombardia Aerospace Cluster di recente riconfermato, che ha illustrato le finalità del cluster, che ha da poco superato i 100 soci, e i prossimi obiettivi. «L’attività del cluster va dall’aggregazione delle aziende al supporto dell’internazionalizzazione – ha detto – come obiettivo di medio termine c’è l’evento delle Olimpiadi invernali del 2026, con il progetto Advanced Air Mobility». Una mobilità nuova che punterà su infrastrutture da costruire come i vertiporti, su nuovi mezzi e sulla filiera per realizzarli. «L’evento olimpico deve essere solo un traguardo intermedio, perché una grande fetta del futuro dell’aeronautica sarà la urban air mobility».

Il ruolo della formazione

C’è stato anche un focus sulla formazione terziaria professionalizzante, con il caso Fondazione Its Lombardo Mobilità Sostenibile di Somma Lombardo, per il quale è intervenuto il direttore della filiera formativa Michele Fabbrini. «La formazione tecnica superiore – ha detto – è davvero un’opportunità e a dimostrarlo sono i dati sull’occupabilità: il 95% degli studenti che si diplomano da noi, trovano a un anno dal termine degli studi, un’occupazione coerente con il percorso scelto. All’interno delle fondazioni Its è necessario che ci siano realtà aziendali come soci fondatori. Nella nostra fondazione è presente Leonardo, che ci supporta nell’erogazione e nella conduzione dei percorsi formativi accogliendoli anche nel tirocinio che è propedeutico all’inserimento nel mondo del lavoro». Infine a chiusura dell’evento il Lombardia Aerospace Cluster ha conferito alcune borse di studio al merito, destinate a studenti dell’Iss Andrea Ponti di Gallarate e del Politecnico di Milano (nella foto sotto). Quattro i giovani premiati: Mirko Dell’Acqua e Michelangelo Laganà del Ponti e Davide Aprile e Zakaria Elbadouri del Politenico.