Il centrodestra della provincia di Varese dal prefetto: «Contro i divieti di Natale»

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VARESE – Una lettera, sottoscritta dalle forze di centrodestra della provincia di Varese, indirizzata al prefetto Dario Caputo, per chiedere di farsi portavoce nei confronti del governo affinché venga rivista la norma sui divieti natalizi che impedisce di uscire dai confini comunali, anche quando si tratta di piccole realtà.

Una norma assurda

«Una norma assurda che non ha senso in territori come la nostra provincia, costituita per la maggior parte di piccoli e a volte piccolissimi comuni – spiegano i referenti Enti Locali dei partiti di centrodestra – gli amministratori non intendono rimanere con le mani in mano di fronte a un trattamento iniquo, che dividerebbe gli italiani in due categorie: i “privilegiati” delle poche grandi città del Paese e la stragrande maggioranza che vive in comuni di piccole e medie dimensioni».

Disciplina e buonsenso

I firmatari si dicono perfettamente coscienti della necessità di mantenere le limitazioni dettate dalla contingenza, ma queste devono essere di buon senso. «E i cittadini della provincia di Varese, uno dei territori più colpiti da questa seconda ondata di Covid, hanno dimostrato e stanno dimostrando grande disciplina e senso civico», concludono.

La lettera al prefetto

Di seguito la lettera integrale inviata al prefetto Dario Caputo:

Ill.mo Sig. Prefetto,

la presente per rappresentare la nostra

contrarietà alla norma di cui all’articolo 1, comma 4, del DPCM 3 dicembre

2020, la quale impedisce ai nostri cittadini gli spostamenti tra comuni

nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno.

Una previsione normativa che rappresenta un’evidente discriminazione ai

danni di una cospicua parte della popolazione.

Infatti, se agli abitanti di medie e grandi città è consentito muoversi

liberamente su territori molto vasti, i residenti dei centri minori non

avrebbero la possibilità di spostarsi, magari di pochi chilometri, per

incontrare i propri cari durante le festività. E questo solo perché separati

da un confine comunale.

Moltissimi anziani, tra l’altro, rischierebbero di passare le feste in

solitudine e questo rappresenterebbe anche un problema sociale di non scarsa

importanza.

Ad un’intera provincia come la nostra, costituita da ben 138 comuni,

riteniamo non possono applicarsi le stesse regole limitative che si

applicherebbero alla sola città di Roma, pur avendo una superficie pressoché

identica.

Comprendiamo le limitazioni dettate dalla contingenza, ma i cittadini della

provincia di Varese, uno dei territori più colpiti da questa seconda ondata

di Covid, hanno dimostrato e stanno dimostrando grande disciplina e senso

civico.

Chiediamo, pertanto, che la S.V. si faccia portavoce nei confronti del

Ministero dell’Interno e del Governo per rappresentare l’iniquità

dell’attuale previsione normativa e la richiesta che la norma di cui

all’articolo 1, comma 4, del DPCM 3 dicembre 2020, sia modificata

consentendo ai cittadini lo spostamento su tutto l’intero territorio

provinciale durante i giorni del 25, 26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021.

Cordiali saluti.

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