Varese, spaccia in pieno centro storico e cerca di fuggire: arrestato

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VARESE – La sua dimora altro non era che il luogo dove custodiva coca e hashish, già divise in dosi che poi spacciava nelle vie del centro a due passi dalla sua abitazione. Ma arrestare il giovane pusher non è stato semplice, poiché l’uomo, un marocchino di 25 anni,   sceso in strada per andare a fare le consegne, ha riconosciuto uno degli agenti di polizia. E subito ha cercato di darsela a gambe. Una volta bloccato però, non sono serviti i calci e pugni che ha sferrato per tentare di liberarsi e così è stato arrestato anche per resistenza a pubblico ufficiale. E accaduto qualche giorno fa, con gli uomini della squadra Antidroga in azione, dopo aver avuto la dritta giusta grazie alcune informazioni confidenziali.

La fuga e l’arresto

L’attività ha preso spunto da alcune informazioni confidenziali pervenute agli agenti della Narcotici, che parlavano di un cittadino marocchino dedito ad una proficua attività di spaccio di cocaina e hashish, svolta nei dintorni della propria abitazione, ubicata in una piccola via del centro storico. Gli agenti, a partire dalle prime ore del pomeriggio di venerdì 20 novembre, sono riusciti a confondersi per un po’ di tempo con i diversi residenti in transito nella via, azione che ha permesso di intercettare il ragazzo mentre usciva di casa, verosimilmente per andare ad incontrarsi con uno dei suoi clienti. Questi, però, ha cercato di fuggire a piedi avendo riconosciuto uno degli agenti, perché quest’ultimo era stato componente della pattuglia che durante la notte di Halloween del 2019 fu aggredita con spray al peperoncino per impedire il controllo. Azione che gli era costata l’arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Anche lo scorso venerdì il tentativo di sottrarsi ai controlli della Polizia è stato vano, in quanto è stato raggiunto e immobilizzato, nonostante la resistenza con calci e strattonamenti. L’ipotesi che dovesse incontrarsi con un cliente per vendere droga è stata immediatamente confermata dal gesto repentino dello straniero, che ha cercato di disfarsi di una dose di cocaina, detenuta nella tasca dei pantaloni.

La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire, ben custoditi in un cassetto della cucina, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento di singole dosi di droga ma, soprattutto, oltre 40 grammi di cocaina in parte già suddivisa in classiche palline per essere vendute, unitamente alla somma in contanti di quasi 5.000 euro, i quali certificavano che il traffico messo in piedi non era occasionale né di lieve entità.

Il pusher è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e resistenza a pubblico ufficiale e, su disposizione del pm Flavio Ricci, condotto in carcere. Il marocchino a causa di reiterati comportamenti delinquenziali, è stato altresì ritenuto socialmente pericoloso e il questore di Varese gli ha revocato il permesso di soggiorno. L’attività investigativa proseguirà per arrivare all’identificazione dei diversi clienti e fornitori del giovane.

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