ANGERA – Un fondo destinato alle famiglie che faticano a pagare l’affitto. E un bando in arrivo per dare man forte anche alle attività commerciali. Questi i due progetti resi noti dal sindaco di Angera, Alessandro Paladini Molgora, durante una delle ormai note dirette di aggiornamento sui contagi in città. Tra una restrizione e l’altra, ormai, affrontare le spese diventa sempre più pesante. E a preoccupare tutta la provincia di Varese, non è solo il numero – sembra stabile, ma comunque alto – di casi Covid. Ma anche l’incertezza di non riuscire ad arrivare a fine mese. Ecco perché il Comune ha pensato di istituire un fondo per aiutare i cittadini in difficoltà. Stesso discorso per le attività angeresi: a breve verrà creato un bando per erogare contributi da utilizzare per le rate dei negozi. Un sussidio per molti indispensabile coi tempi che corrono.
«Non fatevi problemi»
«Sono due piccole iniziative per aiutarvi», sottolinea nella diretta il primo cittadino. «Mi sono accorto che diverse persone hanno grossi problemi a pagare le bollette e l’affitto: non fatevi problemi». Lo ribadisce, «in questo momento dobbiamo essere vicini e forti», quindi «rivolgetevi agli uffici dei Servizi Sociali se siete in difficoltà». Un gesto da parte dell’amministrazione per dare sostegno, «per quanto è nelle nostre possibilità».
Analogo discorso per i commercianti: «Aiuteremo anche loro», precisa Paladini Molgora.
La situazione Covid
Il sindaco esordisce dando un quadro dei contagi in città. Dopo aver superato la soglia dei cento, torna a scendere il numero dei positivi, che attualmente sono 88. Purtroppo sono stati registrati due nuovi decessi, ma «non possiamo dire se sia dovuto al Covid o se invece fossero solo positive e sono decedute per altra natura». In ogni caso la situazione «sembra stia migliorando», aggiunge, ma «non dobbiamo abbandonarci a facili ottimismi». Insomma, invita all’attenzione di fronte a una condizione che ancora è lontana dalla fine.
Cresce l’età media dei contagi ad Angera: dai 45 anni si passa alla fascia che va dai 56 anni in su, un dato che «espone ancora di più i soggetti anziani al rischio legato a questa malattia».
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