Varese, «Puntualità e sicurezza». Le richieste dei pendolari all’Ad di Trenord

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VARESE – Come sta il trasporto ferroviario in provincia di Varese? A quanto pare meglio che nel resto della Lombardia. «Varese è il capoluogo di provincia meglio collegato al capoluogo di regione di tutta Italia. Sul territorio insistono numerose linee, due di queste, tra le più importanti, ovvero la Treviglio-Milano-Varese e la S5 nel primo trimestre del 2019 hanno rivelato dati in netto miglioramento sia sul fronte della puntualità che su quello del numero di passeggeri in costante aumento. Sulle linee della provincia di Varese viaggiano in media 330mila passeggeri al giorno. Di questi 85 mila partono o arrivano da questo territorio». E’ Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord che, oggi, sabato 30 marzo, ha tracciato una fotografia della situazione sia a livello provinciale che regionale dell’universo “treni”, nell’ambito dell’iniziativa La Locomotiva voluta e promossa dal Pd regionale, padroni di casa i consiglieri regionali Pd Samuele Astuti e Pietro Bussolati, al collegio De Filippi di Varese.

Dati in via di miglioramento

Una fotografia, quella illustrata da Piuri tre mesi dopo il termine del 2018 definito «da alcuni come l’annus horribilis del trasporto ferroviario lombardo», ha sottolineato Piuri, che se da un lato mostra dati incoraggianti dall’altro descrive una situazione che, per stessa ammissione dell’amministratore delegato di Trenord è «lontana dall’essere ottimale». Lo stesso Piuri se da un lato ha sottolineato come in provincia di Varese esistano stazioni con standard di efficienza «Elevati e parlo della stazione di Saronno dove non serve nemmeno consultare gli orari dei convogli: a qualunque ora ci si arrivi si trova un treno» dall’altro non devono essere “nascoste” le criticità: «Parlo della linea Domodossola-Gallarate-Milano – ha detto Piuri – Che ha evidenti problemi infrastrutturali, l’infrastruttura è evidente, e problemi strettamente legati alla puntualità. Questo anche perché su quella linea non viaggiano soltanto treni regionali: il sovraccarico del traffico che ne consegue porta a una innegabile criticità».  E a sottolineare le criticità, anzi «I disagi» che i pendolari affrontano ogni giorno ci hanno pensato i portavoce dei tre comitati provinciali: ovvero Busto, Gallarate e Saronno.

La parola ai pendolari

Disagi riassumibili in alcune parole chiave: «Puntualità e qualità del viaggio», come ha sottolineato Stefano Marchionna, portavoce del comitato pendolari Trenord di Gallarate che ha parlato di «Viaggi al buio o su carrozze gelate d’inverno e roventi d’estate» sovraffollamento «Viaggi su treni così colmi di passeggeri da non riuscire nemmeno a salire sul convoglio – ha detto Nicola Nico, del comitato pendolari di Busto Arsizio che ha poi parlato di – Sicurezza. Parlo della stazione di Busto Arsizio, in particolare, dove sono state registrate delle aggressioni e dove francamente la situazione genera una certa preoccupazione soprattutto in orari serali. Capiamo che non è possibile avere un presidio ovunque, ma a Busto sarebbe davvero necessario». Nico ha inoltre espresso una certa preoccupazione per la prossima chiusura di Linate: «Se i treni sono già sovraffollati oggi, cosa accadrà in quei tre mesi con inevitabile aumento dei flussi pendolari in direzione Malpensa?». Piuri ha illustrato un piano, che verte anche sulla sicurezza citando l’incidente di Inverigo, sottolineando come «Sul fronte della puntualità siamo tornati al di sopra dell’80% delle corse: l’82% delle corse arrivano puntuali. Stiamo lavorando sul fronte delle soppressioni diminuite drasticamente e studiate per scaricare una rete infrastrutturale evidentemente satura arrecando disagio al minor numero di utenti. In questo caso parliamo dell’1% dei passeggeri».

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