Il Tricolore in 225 modi diversi: Varese lo celebra con una galleria d’arte diffusa

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Da sinistra: Enzo Laforgia, Antonio Bandirali, Davide Galimberti e Paolo Musajo Somma

VARESE – Il Tricolore italiano rappresentato in 225 modi diversi, da altrettanti artisti: così Varese celebrerà, con diversi altri eventi paralleli, i 225 anni della bandiera nazionale. Una manifestazione unica nel suo genere che avrà inizio a metà ottobre e trasformerà la città in una galleria d’arte diffusa, con opere da tutta la Penisola colorate di bianco, rosso e verde nelle vetrine di negozi del centro, delle castellanze e dei rioni, nonché in alcune sale pubbliche e luoghi d’incontro.
I particolari dell’evento sono stati illustrati oggi, giovedì 6, a Palazzo Estense alla presenza del sindaco Davide Galimberti e dell’assessore alla Cultura Enzo Laforgia, nonché dei rappresentanti delle associazioni d’arma, da Antonio Bandirali, presidente del Circolo degli Artisti di Varese e Paolo Musajo Somma, segretario dell’associazione La Varese Nascosta.

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«Una conferma della vitalità del nostro territorio»

«L’ampia presenza insieme alle istituzioni delle associazioni, d’arma e non, conferma la vitalità del nostro territorio di fronte ad alcuni temi che raccolgono un’adesione estesa, molto più di quanto si possa immaginare», ha osservato Galimberti. «È l’espressione di un sentimento civico elevato e, per il numero di autori coinvolti, di amore per l’arte. E dimostra una città attenta al nostro Paese, al nostro contesto culturale e ai valori che sempre ci hanno contraddistinto». Laforgia, ricordando i differenti tipi di tricolori che si sono succeduti nel tempo, ha auspicato che «la celebrazione del simbolo che tiene insieme la nostra comunità» induca anche a «riflettere sul suo valore, non da un punto di vista iconico, ma per il suo legame con la nostra storia».

Gli appuntamenti in programma

In occasione della ricorrenza è arrivata in città la campana della “Varese”, nave classe Garibaldi della Regia Marina. «Un pezzo di storia, quella di migliaia di persone», ha commentato Musajo Somma, che ha presentato le numerose iniziative in programma. «Si tratta dell’incrociatore corazzato che partecipò alla guerra in Libia e trasportò la salma di Francesco Crispi da Napoli a Palermo; svolse anche, come fa ora la Vespucci, la funzione di Nave Scuola». Il cimelio sarà esposto a Villa Mirabello fino al 23 ottobre, giornata in cui, insieme alla commemorazione dell’Ottobre di Sangue varesino, e a un Mercato Bosino straordinario, tutte le associazioni d’arma saranno presenti nelle piazze con le loro attrezzature operative. Domenica 16 sarà una parata di auto d’epoca a dare il via alle 9.30 agli appuntamenti, che tra le proposte comprenderanno la creazione, per l’occasione, di un dolce da parte dell’Istituto De Filippi, tre concerti – il verde, fissato per il 20 a Santa Maria Nascente a Bodio Lomnago, il bianco per il 27 e il rosso per il 5 novembre, e un ballo in piazza Repubblica rivolto ai giovani. La galleria di via Vittorio Veneto, dove sfilerà anche la fanfara dei bersaglieri, ospiterà le opere d’arte realizzate da ventuno studenti del quarto e quinto anno del liceo artistico. Alle celebrazioni parteciperanno anche i poeti, che presenteranno liriche tricolori.

La partecipazione di ventitrè associazioni d’arma

Oltre che dal Circolo degli Artisti di Varese, che due anni fa ha compiuto un secolo di vita, e da La Varese Nascosta, l’evento è promosso dall’Associazione Culturale Europea del Centro Comune di Ricerche di Ispra, dalla Società Storica Varesina e dal gruppo degli Alpini di Varese, che avranno al loro fianco ventitré associazioni d’arma, i Vigili del fuoco, la Croce Rossa, la Famiglia Bosina e la Protezione Civile, realtà che saranno attive anche nell’organizzazione della manifestazione, a cui hanno concesso il loro patrocinio la Regione Lombardia, la Provincia, il Comune e la Fondazione Comunitaria del Varesotto. L’evento, che gode del patrocino del ministero della Cultura, è in attesa della concessione dell’alto patronato della Presidenza della Repubblica.

I colori di Milano

Il Tricolore italiano è nato come bandiera militare, proposta nel 1796 per distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone, nelle repubbliche Cispadana e Cisalpina. Il 7 gennaio del 1797 fu adottato, a Reggio Emilia, come bandiera della Repubblica cispadana. Come ha raccontato Vincenzo Claps, il blu della bandiera francese fu sostituito, su indicazione di Napoleone, «con il verde delle giubbe della Guardia civica di Milano, simbolo dei volontari che combattevano per l’Italia. Mentre il bianco e il rosso erano i colori dello stemma della città. Il nostro è un Paese bellissimo e unico al mondo, con una storia affascinante che spinge a istruirsi a riguardo. Per noi della Marina militare il Tricolore è l’emblema che ci porta a donare il nostro essere alla patria».

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