Varese, un Hotspot Covid nel reparto ex Oculistica dell’ospedale di Circolo

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VARESE –  Un Hotspot Covid all’ospedale di Circolo attivo per la valutazione dei casi sospetti Mazzoleni, DSS: “Un passo importante nell’integrazione ospedale-territorio”. Da lunedì 7 dicembre prossimo sarà operativo il primo Centro Territoriale Covid (detto anche Hotspot Covid) dell’Asst Sette Laghi per la valutazione dei casi di sospetti Covid o Covid+ paucisintomatici individuati dai medici di famiglia.

Un Hotspot Covid nell’ex Oculistica

La struttura, collocata al secondo piano del Padiglione Ex Maternità nei locali occupati fino a luglio dall’Oculistica, svolgerà attività ambulatoriale dalle 8.30 alle 16.30 dal lunedì al venerdì. Si potrà accedere solo su prenotazione a cura del medico di base che, individuato il caso sospetto sulla base di una serie di parametri omogenei, compilerà l’impegnativa ed effettuerà direttamente la prenotazione. I percorsi di accesso e gli ambienti dell’hotspot saranno ben evidenziati e costantemente sanificati per garantire a pazienti e operatori sanitari la massima sicurezza. Il servizio, al quale lavoreranno 2 medici  e 2  infermieri, è posto sotto la supervisione medica del professor Francesco Dentali, Responsabile dell’Hub Covid dell’Ospedale di Circolo. Il quale ha dichiarato: «Contiamo molto sull’hotspot per alleviare sia il Pronto Soccorso che gli altri reparti. Se è vero che la pressione sui reparti da qualche giorno è in leggera discesa, abbiamo bisogno, anche pensando al futuro, di un filtro più efficace fuori e prima dell’arrivo in ospedale. L’hotspot va proprio in questa direzione, offrire una risposta adeguata alla necessità di modulare l’offerta curativa dei pazienti Covid ai diversi livelli di gravità con cui la malattia si presenta».

Integrazione del sistema sanitario territoriale

Il paziente sarà sottoposto a visita medica generale, misurazione della saturazione, test antigenico rapido e ad eventuali ulteriori esami di primo o secondo livello, quali quelli ematochimici, l’ecografia fast toracica, l’Ecg e la visita pneumologica. Al termine degli esami il medico in servizio valuterà se rimandare il paziente a casa dopo adeguate istruzioni per monitorare in autonomia i parametri fondamentali oppure ricoverare il paziente per approfondimenti o per iniziare il percorso di cura.

«Si tratta di un passo importante – dichiara Ivan Mazzoleni, Direttore Socio sanitario di Asst Sette Laghi – nella direzione da tutti auspicata di una maggior integrazione tra medicina del territorio e medicina ospedaliera. Per il buon funzionamento di questo servizio sarà infatti fondamentale la sinergia con i medici di medicina generale che sono di norma il primo riferimento dei cittadini per i propri problemi sanitari. Ai medici sul territorio spetterà la prima valutazione dei casi e l’invio direttamente al Pronto Soccorso nei casi gravi o a questa nuova struttura nei casi dubbi e non gravi».

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