MILANO – Il Consiglio regionale della Lombardia, nella sua seduta di oggi, martedì 5 novembre, ha dato il via libera definitivo, con 47 voti a favore e 28 contrari, alla proposta di referendum parzialmente abrogativo della legge elettorale nazionale con gli adempimenti richiesti dalla Corte di Cassazione. In altri termini, l’intento del centrodestra è di cancellare il sistema proporzionale e introdurre il maggioritario. Si tratta della seconda votazione relativa alla richiesta di referendum nazionale: il primo ok era arrivato il 25 settembre scorso. L’assemblea lombarda era stata riunita in seduta straordinaria. Ora il sì definitivo. Va ricordato che per il referendum da svolgersi la prossima primavera, consultazione per abolire la quota proporzionale della attuale legge elettorale (Rosatellum) serve la richiesta votata da almeno cinque Regioni, ai sensi dell’articolo 75 primo comma della Costituzione. I consigli regionali che si sono espressi sono, oltre a quello lombardo, quelli di Veneto, Piemonte, Sardegna, Friuli e Liguria.
La Lega: far decidere i cittadini
Per Roberto Anelli, capogruppo della Lega “non si tratta di un provvedimento di facciata né tantomeno proposto a scopi di propaganda, come hanno voluto insinuare dai banchi dell’opposizione. La Lega e il suo leader Salvini non hanno bisogno di un referendum per raccogliere consensi elettorali, dato che è sufficiente portare avanti le proprie proposte sui temi che più stanno a cuore ai cittadini, dal lavoro alla sicurezza. Un sistema elettorale maggioritario – ha concluso il capogruppo del Carroccio – non rappresenta alcun vulnus democratico. Si tratta semplicemente di far decidere ai cittadini da chi vogliono essere governati”.
Fontana: fine dei giochi di palazzo
Conciso e chiaro il commento di Attilio Fontana, presidente di Palazzo Lombardia:“La Regione ha approvato definitivamente la proposta di referendum nazionale per la legge elettorale a sistema maggioritario. Un’ottima notizia per tutti i lombardi. In questo modo vogliamo dare la possibilità ai cittadini di avere, dal giorno dopo le elezioni, un Governo stabile e libero da minoranze e giochi di palazzo”.
Regione lombardia fontana referendum – MALPENSA24
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