Viaggiare ai tempi del Covid: Ats Insubria scioglie i dubbi sul Green Pass

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VARESE – Da quando lo scorso giugno è iniziata la campagna di rilascio del Green Pass in Italia che attesta la vaccinazione contro il Covid-19 l’iniziale entusiasmo per la nuova misura è stato velocemente rimpiazzato da polemiche, dubbi e tante domande. Ecco allora che Ats Insubria decide andare incontro ai cittadini che si chiedono come viaggiare in Italia e in Europa con il Green Pass, iniziativa che rientra nel più ampio programma dell’EU digital Covid Certificate per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione Europea durante la pandemia.

Mancata ricezione dell’Authcode

In primis l’agenzia ricorda che i Green Pass legati alla vaccinazione anti-Covid sono prodotti esclusivamente dal Ministero della Salute. Gli utenti che non hanno ricevuto o hanno perso l’Authcode possono chiamare il 1500 per richiederlo o scrivere a codice.dgc@sanita.it indicando il codice fiscale, la data dell’evento (es. vaccinazione, tampone negativo, data primo tampone positivo per i guariti) e l’email a cui vogliono ricevere l’Authcode. La stessa procedura è valida per richiedere il pass per i soggetti minorenni o per coloro che non hanno comunicato il numero telefonico all’atto della vaccinazione o lo hanno cambiato.

Chi non ha la tessera sanitaria

Per chi non dispone di tessera sanitaria è possibile scaricare il Green Pass collegandosi al sito www.dgc.gov.it, scegliendo www.dgc.gov.it. Prima di inserire il codice (Authcode) ricevuto via SMS o email insieme al numero del documento comunicato quando è stato fatto il tampone o è stato emesso il certificato di guarigione. Per i cittadini vaccinati ma sprovvisti di tessera sanitaria, il Ministero sta provvedendo all’emissione dei Green Pass, che dovrebbero essere progressivamente resi disponibili dai prossimi giorni.

Vaccini all’estero

Per i cittadini italiani vaccinati all’estero che intendono rientrare in Italia e ottenere la Certificazione verde Covid-19, il Ministero della Salute sta individuando la procedura, anche in accordo con il Ministero degli Affari Esteri, che si ipotizza possa essere operativa entro la fine di luglio. Si segnala che il Regolamento europeo prevede comunque un’introduzione graduale dell’EU Digitale Covid Certificate e quindi “I certificati Covid-19 rilasciati da uno Stato membro prima del 1 luglio 2021 sono accettati dagli altri Stati membri fino al 12 agosto 2021”.

Tamponi e guarigione esteri

Nei casi in cui il cittadino abbia contratto la malattia all’estero e abbia necessità di registrare il certificato di guarigione o il referto del tampone, può rivolgersi al proprio Medico di Base per chiederne l’inserimento nel sistema Tessera Sanitaria, così da poter rendere possibile il rilascio del Green Pass. Si precisa che tale attività è svolta dal medico su base volontaria.

Vaccini in regioni diverse

Per i cittadini che hanno effettuato le due dosi vaccinali in due regioni diverse e hanno ricevuto due Green Pass di prima dose, è necessario richiedere al centro vaccinale della regione dove si è eseguita la seconda dose di rettificare la vaccinazione ed indicare nei sistemi informatici la somministrazione come seconda dose.

In caso di mancata o errata emissione del Green Pass per chi ha già concluso il ciclo vaccinale attraverso la somministrazione di un’unica dose, per soggetti guariti da patologia Covid19 durante i 12 mesi precedenti), per i cittadini che ricevono il Green Pass valido fino alla data di somministrazione della seconda dose è necessario rivolgersi al Centro Vaccinale presso cui si è effettuata la vaccinazione per far effettuare la modifica di attestazione della conclusione del ciclo vaccinale.

Problemi con il Green Pass

Dove è riconosciuto il Green Pass

La Certificazione verde Covid-19 attesta di aver fatto la vaccinazione o di essere negativi al test o di essere guariti dal COVID-19. La Certificazione contiene un QR Code che permette di verificarne l’autenticità e la validità. La Commissione europea ha creato una piattaforma tecnica comune per garantire che i certificati emessi da uno Stato possano essere verificati nei 27 Paesi dell’UE più Svizzera, Islanda, Norvegia e Lichtenstein.

Viaggi all’estero e rientro

Il Regolamento Europeo ha previsto, per un periodo transitorio fino al 12 agosto, che le documentazioni attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti abbiano la stessa validità della Certificazione verde Covid-19/EU digital Covid certificate per viaggiare in Europa e dai Paesi Europei verso l’Italia. Tuttavia, anche in questa fase transitoria, alcuni vettori e alcuni paesi europei hanno posto limitazioni al riconoscimento delle certificazioni cartacee emesse dalle autorità sanitarie di ciascun stato.

Per chi intende pianificare un viaggio all’estero è utile informarsi direttamente con le compagnie di trasporto e sul sito https://reopen.europa.eu/it per conoscere le regole specifiche introdotte da ciascun Paese.  Ats Insubria ricorda che per chi rientra dall’estero è necessario seguire la procedura indicata per ciascun Paese e disponibile al seguente link.

Si suggerisce, in virtù della rapida evoluzione della situazione epidemiologica, di verificare anche a ridosso della partenza e del rientro, eventuali nuove disposizione emanate dal Ministero sul sito del governo.

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