Mauro Badalucco
Con la partita di domenica pomeriggio contro la Roma, per il Milan si apre una serie di sfide particolarmente insidiose che daranno una precisa indicazione sulle ambizioni della squadra in campionato.
La Roma avrà una formazione rimaneggiata a causa delle defezioni per infortunio e squalifica di molti giocatori. Mister Fonseca dovrà fare a meno degli infortunati Mkhitaryan, Diawara, Pellegrini, Kalinic, Cristante, Zappacosta e dello squalificato Kluivert, mentre Under potrebbe esserci almeno per la panchina.
Il Milan, dopo una prestazione un po’ opaca di Conti, sulla fascia sinistra dovrebbe ritrovare Calabria. Il resto della formazione dovrebbe essere quella schierata contro il Lecce, fatto salvo l’eventuale partenza dal primo minuto di Piatek al posto di Leao. Almeno: questo è quello che risulta leggendo qua e là sul web. Molti ipotizzano la coesistenza di Piatek e Leao con Suso in panchina. Devo ammettere che l’idea mi stuzzica. Fermo restando che Suso è un ottimo giocatore, ultimamente il suo gioco è diventato quasi stucchevole, scontato e macchinoso. Troppi dribbling e palle perse a centrocampo, che inesorabilmente scatenano il contropiede avversario. Qualche giornata di “pausa meditativa” comodamente seduto in panchina gli farebbe bene. Vedremo cosa deciderà il Mister.
Domani il Milan, sotto l’aspetto psicologico, si gioca moltissimo. Una vittoria in casa della Roma ridarebbe morale e nuovo slancio per affrontare il ciclo di gare complicate con più entusiasmo e fiducia. Per contro, una sconfitta riporterebbe i rossoneri nel baratro della bassa classifica con tutte le conseguenze negative del caso. Un pareggio servirebbe a poco, ma uscire indenni dall’Olimpico con una buona prestazione di squadra, non sarebbe da buttare. All’esordio di Pioli, ho visto un bel Milan. Comprendo che il cammino è ancora lungo e tortuoso ma l’inizio mi fa ben sperare. Quindi per dirla alla Antonio Conte: “Testa bassa e pedalare!”.