Vigile aggredito a Busto, sindacati sulle barricate: «Non doveva girare solo e disarmato»

BUSTO ARSIZIO – Sindacati sulle barricate dopo il preoccupante episodio dell’aggressione ai danni di un agente della Polizia Locale di Busto Arsizio intento a comminare sanzioni in via Travelli. La UIL-FPL provinciale fa notare che «l’agente aggredito, da quanto da noi appreso, era in servizio da solo, disarmato e senza aver svolto il corso obbligatorio post assunzione, necessario per essere adibito a servizi operativi. Se fosse vero, sarebbe gravissimo», mentre la sigla di base ADL rilancia una sua battaglia storica, quella per cui «gli agenti appiedati devono sempre andare in giro in coppia per la loro sicurezza».

ADL: «Più sicurezza per gli agenti»

Sull’episodio interviene il sindacato di base ADL, per voce di Fausto Sartorato: «Da sindacalista ma anche da “vecchio” agente, dico che la pattuglia appiedata deve andare sempre in giro in coppia, per la sicurezza degli agenti. Si tratta di una nostra battaglia storica. Ora che è successo il “fattaccio” tutti si stracciano le vesti e si dicono dispiaciuti, ma la verità è che bisogna prevenire. Perché ormai i vigili sono dei bersagli: più competenze hanno e più rischi corrono. Non basta cambiare nome e status, finché non si implementano le tutele reali».

La nota di UIL-FPL

Apprendiamo con sgomento e profonda rabbia la notizia dell’ennesima aggressione avvenuta ai danni di un agente di Polizia Locale, in questo caso del Comando di Busto Arsizio.
Nell’esprimere la nostra vicinanza e solidarietà al collega per la vile aggressione subita, ci tocca ancora una
volta sottolineare come il personale della Polizia Locale, che svolge funzioni analoghe alle altre forze di Polizia, non sia coperto dalle medesime tutele, rendendo sempre più evidente come una legge di riforma della Polizia Locale sia ormai indispensabile e attesa da troppi anni.
Ma l’assurdità dell’aggressione di oggi è che l’agente aggredito, da quanto da noi appreso, era in servizio da solo, disarmato e senza aver svolto il corso obbligatorio post assunzione, necessario per essere adibito a servizi operativi.
Nel caso in cui questo fosse vero, sarebbe gravissimo e evidenzierebbe grosse responsabilità nella gestione del personale, in violazione di norme di legge e contrattuali e anche delle normali regole del buon senso.
Andremo a fondo di questa vicenda, vogliamo conoscere le motivazioni e i responsabili di queste assurde decisioni e scelte organizzative, ma soprattutto evitare che situazioni del genere si possano ripetere in futuro, perché non si sente affatto il bisogno di aumentare i rischi di un lavoro, come quello della Polizia Locale, che è già pericoloso di suo.

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