Violenza a Gallarate, sempre più donne chiedono aiuto: «Fiducia nelle istituzioni»

violenza donne gallarate

GALLARATE – In nove mesi oltre quaranta donne si sono rivolte al centro antiviolenza di Gallarate. Italiane e straniere, di età varia tra gli 86 e i 18 anni. Venticinque di loro con bambini. Sono i numeri della violenza in città e negli immediati dintorni, a meno di un anno dall’apertura dello sportello all’interno del comando di Polizia locale: numeri non bassi, che dimostrano che tanto si è fatto, ma che il lavoro contro la violenza deve continuare.

I casi sono molti

Proprio nell’intento di proseguire nella strada già intrapresa contro la violenza sulle donne, gli assessorati alla Sicurezza, alla Cultura e al Commercio hanno promosso un progetto di prevenzione e informazione rivolto alle donne. Un volantino «che risponde al cosa, quando, e come fare quando si pensa di essere vittima di una forma di violenza» spiega l’assessore alla Sicurezza Francesca Caruso. Che comunica i dati degli accessi al centro antiviolenza gestito da Eva Onlus a Gallarate. 45 le donne che si sono rivolte al centro in pochi mesi, di cui 28 di Gallarate, con età varia tra gli 86 e i 18 anni. Italiane 18 di loro, mentre sono 27 le donne straniere. Nella metà dei casi la violenza si è consumata molto probabilmente davanti a dei minori, costretti ad assistere a episodi di violenza domestica. «Non sono numeri bassi, anzi. Ma questo mostra che c’era necessità di aprire il centro che è quindi un punto di riferimento. Importante è però proseguire con altre attività parallele».

Fiducia nelle forze dell’ordine

La violenza si combatte infatti tutto l’anno, con un lavoro di rete stretto fra associazioni, forze dell’ordine, amministrazione e mondo della scuola: ne è convinta l’assessore alla Cultura Isabella Peroni che aggiunge: «Il centro antiviolenza è il punto di arrivo. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione e quindi sulla cultura, aiutandoci con gli insegnanti organizzando percorsi a scuola». Prevenzione e informazione dunque sono le parole chiave. Questo per arrivare alla violenza, per quanto si può preparati. E se le vittime devono sapere di poter contare su una rete di aiuti (a livello legale, psicologico, medico) che è vasta, è importante notare anche il dato relativo alle donne che si rivolgono alle forze dell’ordine e denunciano. «Bisogna leggere in modo positivo i dati relativi alla denuncia. Significa che ci si fida delle forze dell’ordine – spiega il comandante della Polizia locale Antonio Lotito – ci saremmo dovuti preoccupare con dei numeri inferiori». Prosegue nella giusta direzione dunque il lavoro in sinergia «importante anche tra le forze dell’ordine soprattutto se si tratta delle fasce deboli» commenta il commissario capo della Polizia di Stato Luigi Marsico. «Noi siamo sempre più specializzati nel gestire la violenza e la legislazione è sempre più attenta. Per questo denunciare è il passo più importante da fare» conclude il capitano dei carabinieri Matteo Russo.
I volti della violenza sono molteplici, e riconoscerli non è sempre facile. Ancor meno facile diventa trovare il coraggio di parlare. Ma la rete degli aiuti per le donne che subiscono violenza a Gallarate c’è, è forte e sta maturando sempre più competenza.

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