Violenza sessuale su minori a Saronno, foto hard sequestrate dai carabinieri

Violenza sessuale minori Saronno

SARONNO – Dal 2016 al 2018 i carabinieri della compagnia di Saronno hanno accertato tre casi di violenza sessuale su minori e un quarto tentato, bloccato dal tempestivo intervento del padre della vittima prima e dai carabinieri subito dopo. Proprio da quell’episodio – era l’agosto del 2018 – partirono le indagini culminate nell’arresto avvenuto oggi 7 novembre. In carcere un saronnese, un operaio di 48 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi di molestie. Nulla a confronto di quanto emerso ora.

Le indagini

I reati contestati sono violenza sessuale nei confronti di minori e detenzione di materiale pornografico. Così com’è stato reso noto in conferenza stampa dal comandante provinciale di Varese, il colonnello Claudio Cappello, e dal capitano della compagnia di Saronno Pietro Laghezza, l’indagine è partita dall’intervento effettuato da una pattuglia per una lite, avvenuta proprio nell’abitazione dell’indagato nell’agosto dello scorso anno. Sul posto i carabinieri identificarono il 48 enne e un altro cittadino italiano. Era il padre di uno dei ragazzini, fuori di sé dopo aver appreso che il saronnese aveva adescato con l’inganno suo figlio.

L’adescamento su Facebook

I successivi approfondimenti hanno fatto emergere una vicenda più inquietante. In particolare hanno chiarito che l’indagato, nel biennio 2016 – 2018, aveva già adescato altri 3 minori. L’uomo contattava i ragazzi, anche di 15 anni, su Facebook utilizzando il falso profilo di una donna avvenente. Tramite messaggi privati chiedeva ai minori di trasmettergli foto delle loro parti intime, promettendo in cambio una prestazione sessuale al buio da consumare nella sua abitazione.

La parrucca rossa e i rapporti orali

I giovanissimi venivano invitati in orario serale nell’appartamento dell’indagato che, rimanendo sull’uscio di casa al buio, indossando una parrucca di colore rosso e parlando in falsetto per sembrare una donna, praticava un rapporto orale alle vittime, ignare di tutto. Si tratta di uno dei primissimi casi in Italia in cui è stata contestata all’indagato l’ipotesi di violenza sessuale aggravata dal fatto di aver tratto in inganno la vittima sostituendosi ad altra persona. L’uomo, catturato questa mattina dai Carabinieri, è stato condotto al carcere di Busto Arsizio, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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