Volandia nello Spazio con Nespoli: 2000 mq tra navicelle spaziali e pianeti

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MALPENSA – Cinquant’anni dopo lo sbarco sulla Luna con la Missione Apollo 11, Volandia, il Parco e Museo del Volo a un passo da Malpensa, non poteva perdere l’occasione di ricordare questo importante anniversario con un’inaugurazione davvero “spaziale”. Alle 10.30 di oggi, sabato 2 marzo, l’astronauta Paolo Nespoli, a meno di due anni dal suo ultimo viaggio nello spazio alla volta della ISS – all’attivo 313 giorni, 2 ore e 36 minuti in orbita – ha tagliato il nastro del nuovo padiglione dell’Astronomia e dello Spazio: 2000 metri quadrati di parte espositiva dedicata a questo affascinante e misterioso mondo, realizzato grazie all’impegno di Roberto Crippa, responsabile del padiglione, e dal curatore scientifico Luigi Bignami. Per il taglio del nastro erano presenti più di 3mila visitatori.

Il nuovo Padiglione Spazio

Nel nuovo percorso espositivo del padiglione – tutto bilingue italiano/inglese – il visitatore potrà vivere e condividere esperienze ed emozioni uniche: dalle prime osservazioni della Luna di Galileo nel 1609, alla scoperta del sistema solare, al cielo stellato visibile grazie al nuovo planetario dotato di un performante proiettore e filmati FullDome, fino a godere, in tutta la sua imponenza, degli 11 metri di lunghezza del lanciatore Usa Saturno V in scala 1:10 che portò gli uomini sulla Luna. Oltre al mock-up della Soyuz, ancora oggi utilizzato per rifornire la Stazione Spaziale Internazionale, progetto che ha coinvolto più di 15 studenti dell’alternanza scuola lavoro per 1600 ore complessive. Esposti inoltre circa 30 modellini in scala 1:144 che raccontano la storia degli ultimi 70 anni dei lanciatori spaziali, reso possibile grazie alla collaborazione con l’associazione IPMS di Legnano che ha sede proprio al Parco e Museo del Volo. Un’attenzione particolare è stata riservata anche all’attività spaziale del nostro Paese, terza nazione al mondo ad aver messo in orbita un satellite come viene raccontato nei numerosi pannelli lungo il percorso e attraverso le riproduzioni dei satelliti Cosmo-SkyMed e Italsat. In quest’ottica, Volandia ha anche attivato una collaborazione con la startup italiana H4Research per il lancio di minisatelliti denominati “CubeSat”. Allestite inoltre nuove vetrine che espongono materiali provenienti da prestigiose collezioni private e una piccola chicca per i visitatori che potranno scoprire quale sarebbe il loro peso effettivo sugli altri pianeti del sistema solare salendo su una bilancia speciale.

Chi è Paolo Nespoli

Nel 1977 entra nell’esercito italiano e, dopo la nomina a sottufficiale, in breve tempo diventa istruttore alla Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa. Nel 1980 ottiene la qualifica di incursore del 9°Reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin” e dal 1982 al 1984 fa parte del contingente italiano nella Forza Multinazionale di Pace di stanza in Libano, dove, tra le altre cose, ha modo di conoscere la scrittrice Oriana Fallacci. È attualmente maggiore della riserva dell’Esercito italiano. Nel 1988 consegue un Bachelor of Science in Aerospace Engineering e nel 1989 un Master of Science in Aeronautics and Astronautics presso il Politecnico della New York University. Nel 1990 si laurea in Ingegneria meccanica all’Università di Firenze.
La sua avventura spaziale inizia però nel 1990 quando viene assunto dall’ESA, l’Agenzia spaziale europea. Dopo essersi inizialmente occupato della formazione di base degli astronauti europei, nel luglio del ’98 viene selezionato come astronauta dall’Agenzia Spaziale Italiana e un mese dopo si unisce al Corpo Astronautico Europeo dell’ESA. Il 23 ottobre 2007 Paolo Nespoli parte con lo Space Shuttle Discovery alla volta della Stazione Spaziale Internazionale, in qualità di specialista di missione. Nespoli ha avuto un ruolo chiave all’interno della Stazione, occupandosi del coordinamento delle attività extraveicolari, inclusa quella necessaria all’installazione del Node 2, nuovo componente multi-funzionale della Stazione Spaziale Internazionale.
Il 15 dicembre 2010 torna sulla Stazione Spaziale Internazionale come ingegnere di volo nell’ambito della missione MagISStra. Dopo aver passato 159 giorni nello spazio, rientra a Terra il 24 maggio 2011. Il 28 luglio 2017 Nespoli riparte per lo spazio, giungendo a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per la terza volta. Il 14 dicembre 2017 alle 09.27 (ora italiana), dopo 139 giorni sulla ISS, atterra con la Sojuz MS-05 in Kazakistan.Nespoli detiene il record di astronauta italiano rimasto più a lungo nello spazio con 313 giorni, 2 ore e 36 minuti passati nello Spazio.

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Volandia in orbita

«La presenza di Paolo Nespoli – dichiara Marco Reguzzoni, presidente di Volandia – è per noi oggi un grande onore. Un testimonial le cui gesta di recordman italiano di permanenza nello spazio, non possono che essere di buon auspicio per il museo e per il suo futuro. Con il nuovo allestimento del padiglione Spazio, diamo il via alla nostra stagione 2019 che sarà come sempre ricca di appuntamenti, a partire dal ciclo di conferenze a tema spazio cui ha dato il via lo stesso Nespoli proprio oggi. Voglio ringraziare – prosegue Reguzzoni – sia Regione Lombardia che Fondazione Comunitaria del Varesotto per aver contribuito alla realizzazione del nuovo allestimento e American Airlines che ha predisposto gli spostamenti di Nespoli da e per l’America. Ma ci tengo a ringraziare oltre ai tanti volontari che hanno lavorato alacremente per giorni e giorni affinché oggi fosse tutto pronto, anche i ragazzi dell’alternanza scuola-lavoro che hanno partecipato alla ricostruzione del lanciatore Usa Saturno V in scala 1:10, lo stesso che portò gli uomini sulla Luna. Il nuovo padiglione è una sorta di museo nel museo che sono certo sarà polo attrattivo anche per le tante scolaresche che ogni stagione scelgono Volandia come meta».

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