Welfare, approvato primo Piano di Zona per l’Altomilanese da 6 milioni di euro

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LEGNANO – Ha ricevuto l’unanimità dei consensi dei 21 sindaci dell’Altomilanese presenti in assemblea (su 22) il primo Piano di Zona per la programmazione sociale 2019/2020 negli ambiti del Legnanese e del Castanese. Minori e famiglie, casa, politiche del lavoro, disabilità, contrasto alla povertà e integrazione le aree di intervento per un territorio con quasi 260 mila abitanti. «L’accordo di programma approvato – spiega Carla Picco, presidente dell’ambito distrettuale Legnano-Castano Primo e sindaco di Magnago – dovrà essere ratificato da tutte le ventidue amministrazioni ed è frutto del confronto con le forze sindacali e gli esponenti del Terzo settore. Si tratta del punto di partenza di un lavoro che guarda ai bisogni dei cittadini di un ambito interessato da problemi complessi che richiedono risposte sempre più specifiche e mirate per risultare efficaci».

Aziende sociali di Legnanese e Castanese manterranno autonomia

L’indirizzo politico e programmatorio del Piano di Zona Altomilanese è in capo all’assemblea dei sindaci attraverso il tavolo politico e la funzione gestionale demandata all’Ufficio di piano, che ha sede nel Comune di Magnago, ente capofila. Le due aziende sociali del Legnanese e del Castanese manterranno la loro autonomia operativa. Il piano del neonato ambito presenta un ordine di grandezza vicino ai 6 milioni di euro all’anno. Le voci di spesa più significative per area sociale di intervento sono, nell’ordine, minori e famiglie, disabili, compartecipazione alla spesa socio-sanitaria, servizi sociali professionali, anziani, emarginazione e povertà.

Meraviglia: «Fra temi forti anziani, stranieri e lavoro»

«La stesura del piano – precisa Franca Meraviglia, presidente del Tavolo politico del Legnanese e assessore ai Servizi sociali di Canegrate – è partita dall’analisi dei bisogni del territorio, ricognizione fondamentale per studiare le misure di intervento più idonee. Non ci sfugge che la componente anziana della popolazione sia in costante aumento: gli over 65 rappresentavano il 21,4% nel 2015, mentre nel 2017 erano il 22,3%. Il piano del nuovo ambito eredita i temi forti dai documenti precedenti, fra cui l’integrazione degli stranieri, che è voce da rafforzare e per cui l’ambito ha partecipato al bando Nuovi Orizzonti Integrazione, uno dei tre obiettivi strategici del documento. Novità assoluta è il tema lavoro, da affrontare nei termini delle politiche attive e da connettere agli accordi del welfare integrativo attivati in questi mesi sul territorio». Gli altri obiettivi strategici del piano sono uniformare nei 22 Comuni dell’ambito regolamenti, criteri di accesso e soglie ISEE, sviluppare un processo di accreditamento omogeneo su entrambi i territori e condividere i sistemi di valutazione della qualità degli interventi.

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