Welfare integrativo, siglato accordo tra Assolombarda e sindacati Alto Milanese

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MILANO – Promuovere e diffondere la cultura del welfare integrativo, come opportunità per le imprese e per i dipendenti, al fine di migliorare la qualità e il livello delle coperture sociali del welfare pubblico. È uno dei principali obiettivi dell’accordo siglato lunedì 18 novembre a Milano tra Assolombarda e CGIL Ticino Olona, CISL Milano Metropoli, UIL di Lombardia e Milano, destinato alle imprese dell’Ovest di Milano.

Scarabelli: «Ricadute positive per imprese e lavoratori»

«Il welfare integrativo aziendale – sottolinea Alessandro Scarabelli (nella foto in alto), direttore generale di Assolombarda – fa bene all’impresa e ai lavoratori perché contribuisce al miglioramento del clima aziendale e influisce positivamente sulla soddisfazione del personale, creando un sistema virtuoso e vincente di lungo termine che ha ricadute dirette anche sulla produttività. In questa logica, insieme a CGIL, CISL e UIL abbiamo iniziato un percorso di collaborazione per promuovere sinergie e intese territoriali fra i diversi attori del pubblico e del privato con l’obiettivo di dare risposte efficaci ai bisogni crescenti dei lavoratori nel campo della salute, della previdenza, dell’istruzione, del tempo libero, della protezione e della conciliazione della vita lavorativa con quella familiare».

CGIL, CISL e UIL: «Completato percorso virtuoso nell’Ovest Milano»

Da parte loro, CGIL Ticino Olona, CISL e UIL del territorio esprimono «soddisfazione per l’accordo, che completa un percorso virtuoso nell’Ovest Milano, dove si è voluto mettere al centro il welfare integrativo ridando il giusto valore al concetto di welfare e recuperando risorse in favore del sistema pubblico territoriale. Importante – hanno commentato Jorge Torre (CGIL Ticino Olona), Giuseppe Oliva (CISL Milano Metropoli) e Stefano dell’Acqua (UIL di Lombardia e Milano) – aver riconfermato il carattere universale del welfare pubblico, che deve integrarsi nel territorio con quello integrativo e contrattuale, per consentire una maggiore tutela». Fra le azioni previste dall’accordo, l’impegno a valorizzare finanziamenti pubblici a sostegno delle politiche di welfare e della formazione degli operatori; promuovere la diffusione di strumenti di welfare integrativo contrattuale e di conciliazione nell’ambito della contrattazione aziendale, valorizzando le intese territoriali nelle imprese prive di rappresentanza sindacale unitaria; stabilire un collegamento con l’Azienda speciale consortile Servizi alla persona di Magenta che erogherà una prima serie di pacchetti di servizi sociali, educativi, sanitari e assistenziali fruibili dai singoli lavoratori; diffondere la conoscenza delle opportunità di servizi offerti dal territorio; programmare incontri formativi rivolti ai lavoratori sulla gestione di situazioni familiari delicate, delineando, con l’aiuto dei servizi del territorio, percorsi di facilitazione e sostegno.

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